Quello inciso da Giuseppe Finocchiaro per la salentina Dodiclune è un lavoro dal profondo scavo espressivo, la cui intenzione è descritta nel booklet dal pianista: «Le mie composizioni sono da sempre legate a immagini, a osservazioni visive. Ho sempre avuto l’esigenza di scrivere la musica scrutando, andando anche oltre la visione stessa, entrandoci dentro». Quella che si ascolta è una musica dai tratti melodici cantabili, come quelli di Suspendido a ti, brano del quale si può ascoltare anche una versione con la voce di Martin Romero, o di Taranta. In alcuni passaggi Finocchiaro è essenziale, al limite della trasparenza, come nell’introduzione di Winter, ed è affiancato dal contrabbassista Giovanni Arena, il quale installa un’intelaiatura ritmica leggera, misurata. In due brani Riccardo Gerbino interviene con tabla e cajon rimanendo aderente a un’introspettiva estetica d’insieme.
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