C’è una profonda riflessione sull’attuale stato socio-politico degli Sati Uniti nella nota di copertina scritta da Antonio Sanchez per “Lines In The Sand”, il nuovo lavoro del batterista e compositore, il quale racconta il suo punto di vista da immigrato messicano che nel 1993 raggiunse gli States per dare forma a un sogno: realizzarsi attraverso la musica. Ne deriva un album dal grande respiro timbrico, dove intervengono anche la viola e il violoncello degli ospiti, rispettivamente, Nathan Shram ed Elad Kabilio, oltre alla voce di Thana Alexa e alla presenza dei Migration, la band già protagonista di precedenti uscite a nome di Sanchez. In scaletta troviamo brani dalla grande forza melodica, evocativi e cantabili, attraverso i quali Sanchez, per l’occasione anche alle tastiere aggiunte e voce, fa emergere un’intensa vena meditativa.
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sabato 19 gennaio 2019
martedì 15 gennaio 2019
Franco D’Andrea Octet: “Intervals II” [Parco della Musica Records, 2018]
A circa un anno di distanza dal primo volume esce la seconda parte del lavoro “Intervals”, che vede protagonista l’ottetto capitanato da Franco D’Andrea, per l’occasione ripreso dal vivo al Parco della Musica di Roma. Nello specifico questo CD contiene le registrazioni effettuate durante le prove del concerto (performance che possiamo apprezzare sul primo volume), durante le quali l’ensemble unisce, dando forma a un’estetica del tutto personale, diverse intenzioni stilistiche, che spaziano dai riferimenti al jazz delle origini alle diramazioni elettroniche. Tradizione e modernità fuse attraverso la visione musicale enciclopedica di D’Andrea, il quale si circonda di musicisti capaci di captare le sue idee formali e di trasformale in ulteriori diramazioni e rimandi, seguendo la costruzione nello spazio intervallare sul quale si basa il concetto espressivo di questo progetto.
domenica 13 gennaio 2019
Giovanni Mirabassi Trio: “Summer’s Gone” [CAM Jazz, 2018]
Per dare forma suo “Summer’s Gone” il pianista Giovanni Mirabassi sceglie il classico assetto del piano-trio, completato da Gianluca Renzi al contrabbasso e Lukmil Perez alla batteria. Ne deriva un lavoro di soli originali firmati dal leader, fatta eccezione della rivisitazione in piano solo di Ausencias di Astor Piazzolla, dai quali emerge un evidente amore per le melodie cantabili, per le atmosfere timbriche misurate e per un equilibrio d’insieme dall’elevata empatia tra gli interpreti. Mirabassi mostra un pianismo discreto e mai invadente, e inanella una buona serie di soli che non calpestano mai la sottile linea che separa primi piani espressivi ed elementi di sfondo, pur emanando un suono capace di catturare e avvolgere durante l’ascolto.
mercoledì 9 gennaio 2019
Alessandro Paternesi P.O.V. Quintet: “Melodico” [Pipo Music, 2018]
«Il desiderio più profondo che avevo era di realizzare il disco della buona notte, pieno di melodie ed intensità, incidere una musica che avrei avuto bisogno di ascoltare e riascoltare». Con questa breve nota il batterista e compositore Alessandro Paternesi introduce, e svela le intenzioni, del suo “Melodico”, l’album che lo vede leader del P.O.V. Quintet. In scaletta sono presentate otto tracce, contenute in quaranta minuti, che trovano nella cantabilità melodica il loro segno di distinzione. Brani che evocano momenti e sensazioni, già a partire da titoli come Ninna nanna o Meraviglioso, che Paternesi disegna a tinte pastello, con timbri opachi, strutture ritmiche morbide e misurate, e buon gusto per l’equilibrio tra suono e passaggi di silenzio. L’espressività dei brani è spesso affidata al pianismo di Enrico Zanisi, ma anche al sassofono di Simone La Maida o alla chitarra di Francesco Fiorenzani, solisti capaci di non mettere mai in secondo piano il movimento d’insieme del quintetto, nel quale si rivela collante essenziale il contrabbassista Gabriele Evangelista.
lunedì 7 gennaio 2019
NovoTono: “Overlays” [Parma Frontiere, 2018]
Clarinetti e sassofono soprano sono alla base del dialogo che vede coinvolti i fratelli Ferrari, Adalberto e Andrea, che con la sigla NovoTono danno alle stampe, tramite l’etichetta del festival Parma Frontiere, il loro album “Overlays”. In scaletta troviamo dodici tracce, tutte originali tranne un breve omaggio alle figure di Roscoe Mitchell e Ornette Coleman, dove i due indagano l’arte del sapersi ascoltare, in maniera libera da punti di riferimento evidenti, sia ritmici sia tematici. Ne ottengono un lavoro dalle forme in divenire, nel quale gioca un ruolo determinante l’utilizzo degli spazi a disposizione, sapientemente occupati ora con sovrapposizioni e movimenti nervosi, poi con dilatatazioni fatte di pause e sottintesi.
Il video di presentazione è realizzato dalla regista e fotografa Cristina Crippa.
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