Prodotto nel 2012 da AlfaMusic, “Il viaggio di Sindbad” rappresenta un buon esempio di fusione riuscita tra jazz e musica orientale, tra percorsi scritti nel dettaglio e ampie aperture di compasso improvvisative. In programma troviamo dieci brani originali, quasi tutti firmati dai due leader Giuliana Soscia e Pino Jodice, ai quali si affiancano Aldo Vigorito al contrabbasso e Giuseppe La Pusata alla batteria e soprattutto il musicista iracheno Raed Khoshaba all’oud, elemento determinante per la costruzione espressiva di questo lavoro. Si tratta di un album dall’impasto timbrico particolare e spiazzante, che si colloca in un territorio formale di grande singolarità, dove gli interpreti sono sempre inclini al cambio di registro emozionale. Il contesto rimane sospeso tra derivazioni puramente jazz, vedi alcuni fraseggi serrati tra il pianismo di Jodice e la sezione ritmica, musica tradizionale italiana, tradotta dalla fisarmonica di Giuliana Soscia, pronta nel ritagliarsi discrete parti di primo piano, e i profumi misteriosi e intensi emessi da Khoshaba. Tra i momenti meglio messi a fuoco vanno sottolineati i dieci minuti della riuscita “Terre del s’oud”, dove il quintetto trova un equilibrio ritmico/melodico di raro buon gusto.