Si compone di sedici brani la scaletta di “The Gift”, l’album firmato dalla cantante Susanne Abbuehl che in questo nuovo episodio è affiancata da Matthieu Michel al flicorno, dal batterista Olavi Louhvouiri e da Wolfert Brederode al pianoforte, già presente nel precedente “Compass” del 2006. Nell’album si delinea un percorso che unisce l’approccio vocale della leader, sempre in perfetto equilibrio timbrico, con i significati dei testi, che fatta eccezione per Soon, Five Years Ago, sono scelti con estrema dedizione perlopiù dal repertorio della poetessa Emily Dickinson (dieci titoli), e da quelli firmati da Emily Brontë, Sara Teasdale, Wallace Stevens. Si tratta di un lavoro dal grande impatto lirico, nel quale la voce svolge un ruolo di primo piano nelle esposizioni tematiche e dove Michel si rivela valida alternativa melodica, capace all’occorrenza di liberarsi in solo. Il tutto è avvolto in un’atmosfera espressiva molto pacata, caratterizzata da ritmi lenti, al limite dell’immobilità, mentre i brani procedono secondo un rigoroso svolgimento di sottrazione che conduce l’insieme verso lidi di estrema essenzialità formale. Pause, momenti di riflessione e delicate sfumature timbriche si sedimentano con un grande senso del tempo, formando un’idea di musica dalle forti certezze concettuali.
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martedì 4 marzo 2014
Salvatore Pennisi - Giuseppe Mirabella: BRAINTRAIN
I nove brani originali presenti nella scaletta di “Braintrain” sono accomunati da un’ideale sfondo d’ispirazione, rintracciabile nella terra di Sicilia che unisce autori e interpreti di questo lavoro. Una parte di Mondo particolare, abitata da gente vogliosa di scoprire cosa c’è al di là del mare ma allo stesso tempo nostalgica e attaccata alle proprie origini. Salvatore Pennisi (elettronica) e Giuseppe Mirabella (chitarra) hanno messo insieme un ensemble dall’alto grado di espressività, nel quale compaiono, spesso in primo piano, Dino Rubino, in questo episodio nelle vesti di trombettista, e Orazio Maugeri al sax alto. Gli arrangiamenti curati da Mirabella prevedono un’attenzione particolare per l’aspetto timbrico, che mantiene in maniera costante un evidente equilibrio tra le sonorità acustiche e gli inserti elettronici. I suoni sintetici sono utilizzati, tranne che in un paio di brevi passaggi, come elementi di retroguradia, e lasciano ai fiati il compito di tradurre in musica le tematiche evocative a cui i titoli dei brani si riferiscono, come in Father’s Memory. Anche la chitarra bluesy di Mirabella trova diversi spazi creativi, e tra i tanti accostamenti strumentali che caratterizzano l’album si distingue Everything You’ll Be, svolta in piano solo da Giuseppe Vasapolli.
Joe Barbieri - Luca Aquino - Antonio Fresa: CHET LIVES!
Venticinque anni fa Chet Baker passava a miglior vita, lasciando in eredità al pubblico la propria arte e ai musicisti il doveroso piacere di renderla immortale. La sua figura continua a essere motivo di rivisitazioni e omaggi, come l’album “Chet Lives!” prodotto dal trio composto da Joe Barbieri (voce e chitarra), Antonio Fresa (pianoforte) e Luca Aquino (tromba). Una realtà aperta alla collaborazione di musicisti ospiti, come testimoniato dalle nove tracce in programma, nelle quali intervengono, tra gli altri, Furio Di Castri, Nicola Stilo e Stacey Kent. Si tratta di un repertorio teso a sottolineare il feeling che Baker aveva con le ballad e il filo conduttore che lo legava all’Italia, qui rappresentato da brani come Estate e Arrivederci. Tra gli eventi di particolare interesse segnaliamo la versione di But Not For Me, che include una poesia recitata da Márcio Faraco, l’originale Chet Lives scritto da Barbieri, e il notevole lavoro svolto da Fresa al piano, sia nel ruolo ritmico sia nelle introduzioni ai temi e nelle parti in solo. La tromba di Aquino traduce l’approccio lirico dei brani proposti, che virano quasi sempre in atmosfere malinconiche ed evocative, salvo nei casi in cui la chitarra di Barbieri interviene a mutarne il raggio espressivo.