Il pianista Rosario Di Rosa mette a reagire il minimalismo di Steve Reich, il jazz in senso stretto e alcune componenti di musica elettronica per dare corpo al suo “Pop Corn Reflections”, l’album edito da NAU Records realizzato in trio con Paolo Dassi al contrabbasso e Riccardo Tosi alla batteria. Lo stesso Di Rosa, pianista eclettico e pronto al cambio di direzione espressiva, ci ha dichiarato i significati di questo progetto, che per lui rappresenta: «L’inizio di un punto di vista diverso sulla musica, fatto di sintesi e di visione prima che di note e accordi. Il tentativo di incanalare l’improvvisazione del jazz in ambiti inconsueti, distanti da approcci aleatori e molto vicini a logiche compositive proprie della musica di oggi». Quella che si ascolta nei nove brani in programma è un’estetica capace di allontanarsi con disinvoltura dalle consuetudini di genere, seguendo strategie compositive spesso essenziali, che poi convergono in un insieme complesso che prevede serialità, melodie cantabili, momenti d’astrazione, matrici ritmiche flessibili e passaggi dal tratto introverso. L’album mostra diversi spunti d’interesse, e si rivolge a un ascoltatore pronto all’esplorazione di sorprendenti scenari sonori.
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sabato 27 giugno 2015
venerdì 26 giugno 2015
David Torn: “Only Sky” [ECM, 2015]
In “Only Sky” il chitarrista David Torn disegna in solitudine uno scenario di matrice ambient, dove la sovrapposizione dei piani sonori, spesso a lenta sedimentazione, forma figure espressive che oscillano tra essenzialità e introspezione. Torn arricchisce l’estetica delle nove tracce in programma, tutte autografe, attraverso l’utilizzo dell’oud elettrico, e dirige la propria ricerca sonora partendo da piccole cellule di poche note fino a situazioni cortocircuitali. Melodie levigate e spigolose distorsioni si danno una certa alternanza, in un continuo disorientamento di umori e significati.
martedì 23 giugno 2015
Mattia Cigalini: “Astrea” [CAM Jazz, 2015]
“Astrea” contiene sette nuovi brani di Mattia Cigalini, in questo episodio coinvolto in un trio completato da Gianluca Di Ienno al pianoforte e Nicola Angelucci alla batteria, con l’aggiunta di White Christmas di Irving Berlin. La scrittura del sassofonista piacentino è la somma di molte influenze, dalla musica contemporanea alla classica, dagli echi balcanici al jazz tradizionale. L’album si distingue per la leggibilità delle melodie, sempre cantabili, che oscillano da momenti essenziali, quasi trasparenti, a situazioni più marcate e colme di note. Cigalini è spesso in primo piano e indaga nuovi sentieri espressivi mostrandosi da diversi punti di vista, da quello intimo di un brano come New Eyes Are Opening, dedicato alla figlia Satie, alla spiritualità di Solstice, ai tratti muscolari di Horus. I microfoni di Stefano Amerio catturano un suono di sassofono diverso dal passato, con maggiore definizione e profondità, come Cigalini stesso ci ha confermato: «Sono da sempre alla ricerca dell’assetto perfetto, ovvero di quella combinazione legata all’imboccatura dello strumento che potesse mettermi totalmente a mio agio. Mi sono adattato a ciò che offriva mercato, ma dopo circa un anno di tempo speso con passione e determinazione ho realizzato l’idea di costruirne un modello su misura per le mie esigenze. Avendo riscosso notevole un interesse tra i colleghi, è nato un marchio di imboccature “Cigalini” che sarà presto disponibile al pubblico, e “Astrea” ne ha tenuto battesimo».
martedì 16 giugno 2015
Erroll Garner: “Concert By the Sea” Box Set
Uscirà il prossimo 18 settembre, tramite Sony Legacy, il cofanetto celebrativo di 3CD “Concert By the Sea” a sessant'anni di distanza dal concerto che Errol Garner tenne a Carmel, California, con Eddie Calhoun al contrabbasso e Denzil Best alla batteria.
Si tratta della registrazione completa del live, rimasterizzata in digitale, con l'aggiunta di tracce inedite e un'intervista al trio realizzata dopo il concerto.
lunedì 15 giugno 2015
Bill Evans: “Complete Fantasy Recordings”
Uscirà il prossimo 17 luglio, tramite Concord Music Group, la ristampa del cofanetto di nove CD dedicato a Bill Evans dal titolo "The Complete Fantasy Recordings Of Bill Evans".
Si tratta di una nuova confezione che comprende il lavoro completo svolto da Evans per l'etichetta Fantasy durante il periodo 1973-1980. L'edizione comprende anche un'intervista inedita del 1978, un libretto illustrato di sessantadue pagine contenente un saggio del critico musicale e biografo Gene Lees.
venerdì 12 giugno 2015
Fulvio Sigurtà: “The Oldest Living Thing” [CAM Jazz, 2015]
C’è la spinta ritmica, discreta e costante, del basso elettrico di Steve Swallow alla base del trio che il trombettista Fulvio Sigurtà completa con Francesco Casagrande alle chitarra acustica. Fatta eccezione per Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone, il programma presenta solo brani originali, firmati da Sigurtà e Casagrande, che hanno un colore timbrico definito nelle dinamiche, colmo di valore espressivo e formalmente organizzato in modo da esaltare le qualità liriche dei singoli. Le melodie risultano cantabili e le atmosfere sono misurate, a volte malinconiche, e per certi tratti poetiche ed evocative. Il trio riserva grande importanza al concetto di spazio, non sovrapponendo i suoni in una musica che respira e si espande con estrema eleganza.
mercoledì 10 giugno 2015
Keith Jarrett: “Creation” [ECM, 2015]
Tokyo, Toronto, Parigi e Roma. Dai concerti in piano solo del 2014 tenuti in queste quattro città, Keith Jarrett ha scelto il repertorio del suo nuovo capitolo discografico per ECM. “Creation” contiene nove brani improvvisati, legati da un’ideale filo melodico, spesso misurato, malinconico, pieno di note e pause calibrate. Jarrett si esprime attraverso la cantabilità dei temi, risolti in pieno relax e senza mai andare incontro a eccessi di stile e tecnica, centrando così una semplicità espressiva elegiaca. Nell’insieme il lavoro riflette significati profondi, tradotti da un modo di approcciare, e creare, la materia sonora carico di spontaneità, e con la consapevolezza di camminare sempre in equilibrio sul bordo di un, eventuale, capolavoro.
Andy Sheppard Quartet: “Surrounded By Sea” [ECM, 2015]
Nell’agosto 2014, all’Auditorium Stelio Molo RSI di Lugano, Andy Sheppard è affiancato da Eivind Aarset alla chitarra, Michel Benita al contrabbasso e dal batterista Sebastian Rochford. Ne scaturisce una scaletta di dodici brani che include alcuni nuovi originali, la rivisitazione di I Want To Vanish di Elvis Costello e tre variazioni del tradizionale gaelico Aoidh, Na Dean Cadal Idir. Il tratto espressivo dell’intero lavoro passa spesso attraverso il soffio di Sheppard, impegnato sia al tenore sia al soprano, il quale è sostenuto da una tessitura ritmica che vede in Aarset, e il suo relativo apporto di effetti e brevi loop, l’elemento di maggior rilievo. I movimenti del quartetto evidenziano dinamiche ben definite e liberano melodie che trovano sia passaggi di cantabilità sia momenti di contrazione, per un’equilibrata alternanza di umori.
martedì 9 giugno 2015
Francesco Cusa & The Assassins: “Love” [Improvvisatore Involontario, 2015]
È lo stesso Francesco Cusa a descrivere sul sito di Improvvisatore Involontario le intenzioni di questo suo progetto artistico: «The Assassins è una nuova formula di quartetto, un progetto che eredita l’approccio compositivo del mio precedente gruppo Skrunch. The Assassins, grazie alle specifiche caratteriste dell’Hammond (suonato da Giulio Stermieri, NdR), si apre a certe influenze e sonorità più vicine al funk e al jazz». Per quanto riguarda il valore espressivo di “Love” risulta decisiva la presenza di Flavio Zanuttini alla tromba e di Cristiano Arcelli all’alto, dal momento che i due instaurano spesso dialoghi o prendono tangenti soliste che trascinano il sound del gruppo verso territori lontani da consuetudini e cliché. Le forme sono spesso in divenire, e nelle sette tracce in programma si attraversano stanze timbriche sfaccettate, che godono anche di una componente elettronica che ne amplia l’apertura di compasso. Dall’insieme emerge un retrogusto vagamente zappiano, inteso come capacità di plasmare la materia sonora con intraprendenza e intelligente ironia.
Costanza Alegiani: “Fair Is Foul And Foul Is Fair” [Improvvisatore Involontario, 2014]
Idealmente ispirato al “Macbeth” di Shakespeare e all’ “Otello” di Verdi, e nello specifico ad alcuni personaggi delle due opere, questo lavoro vede impegnata Costanza Alegiani, voce e conduction, tra brani da lei composti e improvvisazioni di gruppo, dove danno una libera visione espressiva i musicisti coinvolti, tra i quali segnaliamo Thijs Troch al pianoforte e Ben De Greef al sax alto. L’album propone passaggi free, recitazione teatrale, visioni poetiche, angoli ballad misurati e timbricamente equilibrati, per una miscela di stile e di forme molto originale, capace di trovare la coniugazione del proprio verbo attraverso l’ascolto d’insieme.
mercoledì 3 giugno 2015
BNY Mellon Jazz 2015 Living Legacy Award a Gary Bartz
Il sassofonista Gary Bartz riceverà il "BNY Mellon Jazz 2015 Living Legacy Award", in una cerimonia presso il John F. Kennedy Center for Performing Arts di Washington, il prossimo 16 ottobre. Il premio, sponsorizzato dalla compagnia BNY Mellon, viene assegnato ai musicisti che si sono distinti in termini di prestazioni artistiche e di insegnamento.
Nell'albo d'oro del premio troviamo i nomi di, tra gli altri: Muhal Richard Abrams, Phil Woods, Roy Haynes, Barry Harris, Jimmy Heath, Kenny Barron, Benny Golson e altri ancora.