sabato 24 dicembre 2011

Vitas Guerulaïtis: “Vitas Guerulaïtis”


Questo trio francese, che agisce nell’area di Bruxelles e dintorni, prende il nome dal tennista statunitense rimasto negli almanacchi per aver vinto gli Australian Open nel 1977 e nella memoria di molti per una serie di vicende curiose che lo hanno visto protagonista. Quella dei Vitas Guerulaïtis è una miscela stilistica che non può lasciare indifferenti, dove interagiscono un approccio tecnico sporco - che per intenderci definiremo punk -, una capacità di scolpire le forme delle otto tracce in scaletta con modalità free – nell’accezione più ampia del termine -, e una verve esecutiva che non viene mai usata con parsimonia. Attitudini ben in evidenza nell’opener “Ben Hur”, rumoristica e intrigante al punto da incuriosire anche l’ascoltatore più smaliziato e privo di pregiudizi, che poi nei sette minuti di “Panda Géant” vengono amplificate e dilatate in maniera determinante da una serie di inserti elettronici, loop, voci deliranti, rumori in senso stretto e slanci d’assoluto astrattismo. La musica della band non rimane mai ferma su se stessa, muovendosi continuamente in maniera trasversale alla ricerca dell’inedito, del cortocircuito espressivo, del concetto estremo. Geniali e autoreferenziali forse, ma di certo coraggiosi.

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