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sabato 10 settembre 2011
schegge di ascolto #1
Marco Notari: Io?
le dieci tracce qui contenute evidenziano una caratura compositiva prossima alla canzone d’autore, a un songwriting fortemente ispirato e per certi versi impegnato, ma anche una piacevole leggerezza di derivazione pop, nell’accezione più ampia del termine, con tutto il suo bagaglio di facile fruibilità.
Walt Weiskopf Quartet: Live at Koger Hall
Un disco che si snoda attraverso otto brani di media durata, che riescono a catturare l’attenzione di chi li ascolta per la genuinità di un jazz suonato con la giusta grinta, su tempi medio veloci e con una decisa coerenza stilistica.
Maurizio Giammarco & Orchestra Jazz del Mediterraneo: Cieli di Sicilia
L’armonioso legame che tiene uniti i dieci brani proposti restituisce un unico percorso stilistico, che si snoda attraverso momenti dalle atmosfere frizzanti e altri più pensosi e rilassati.
Danilo Rea & Flavio Boltro at Schloss Elmau: Opera
propongono dodici passaggi presi in prestito dai più prestigiosi repertori della musica operistica italiana, riuscendo nella non semplice impresa di mantenere saldi alcuni tratti salienti dei temi pur mettendo nelle esecuzioni il proprio io stilistico.
Enrico Bracco: Unresolved
Il chitarrista ama mischiare le carte, mettendo in luce una scrittura che non conosce le scorciatoie formali e i sentieri espressivi troppo battuti.
Alessandro Tedesco/Low Frequency Quartet: Argonauta
Come gli argonauti sotto la guida di Giasone intrapresero il viaggio verso le ostili terre della Colchide, il Low Frequency Quartet capitanato dal trombonista Alessandro Tedesco si imbatte nei territori scoscesi e pieni di insidie del loro Argonauta, album edito dalla partenopea Itinera.
Native Soul: Soul Step
Brainin si fa notare per la sua sensibilità melodica anche al flauto, come in “Into the Night”, mentre è la rivistazione dell’hendrixiana “Castles Made of Sand” il momento di maggior impatto a livello di capacità d’insieme.
Marilyn Mazur: Celestial Circle
si lascia apprezzare per la sua intera ora di durata, ancor più se ascoltato in cuffia e con la giusta atmosfera, come in un accenno di tramonto. Dedicato a chi ha voglia di farsi conquistare senza fretta, con i giusti modi del corteggiamento di classe.
Hiromi: Voice
«la voce reale delle persone è espressa nelle loro emozioni». E di emozioni le nove tracce in scaletta ne emanano diverse, grazie soprattutto alla buone combinazioni timbrico/melodiche messe a reagire dal trio.
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