«Da cinque anni sto lavorando all’incisione di un disco stilisticamente vicino alla fusion. Ci sono strutture definite e complesse, con un quartetto simile a quello degli Yellowjackets, con basso elettrico, sax tenore, tastiera e batteria, con l’aggiunta di percussioni e un altro tastierista. Sto portando avanti questa idea con il sassofonista Andrea Ferrario». Raccontava queste intenzioni Michele Francesconi qualche tempo fa, quando “Bologna Skyline”, edito da AlfaMusic, era ancora in embrione. Quello che ascoltiamo è un album dalla grande profondità espressiva, spesso tradotta dal tenore di Ferrario, sia muscolare sia languido e melodioso, e dalle forme timbriche flessibili. Le dieci tracce proposte, tutte originali, riflettono melodie lineari e cantabili, e si ispirano agli scenari della città di Bologna, luogo dove il progetto è stato pensato e messo in atto.
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