domenica 29 settembre 2019

Francesco Bearzatti – Benjamin Moussay – Roberto Gatto: “Dear John” [CAM Jazz, 2019]


Registrato dal vivo a Prepotto presso l’azienda vinicola Le Due Terre “Dear John” è un omaggio sentito che Francesco Bearzatti, Benjamin Moussay e Roberto Gatto rivolgono alla figura di John Coltrane. A parte il tradizionale One Love e alla rilettura di Dear Lord il resto del programma prevede solo originali firmati da Bearzatti, il quale mette in evidenza le qualità timbriche ed espressive del suo tenore, spesso vertice stilistico del trio. L’album non è il classico lavoro di rivisitazione del repertorio, ma si presenta come fosse un inno alla spiritualità, alla sensibilità e alla profonda consapevolezza artistica di Coltrane.

Régis Huby – Guillaume Roy – Atsushi Sakaï: “Improvisation” [CAM Jazz, 2019]

Régis Huby, Guillaume Roy e Atsushi Sakaï, rispettivamente violino, viola e violoncello, realizzano un lavoro basato sull’improvvisazione, per due lunghi movimenti registrati dal vivo presso l’azienda vinicola Gravner di Oslavia. Ne derivano sonorità spesso dure, aggrovigliate e piene di passaggi dal carattere sinistro e spettrale. Ognuno dei protagonisti è chiamato a direzionare il flusso di idee, e istinti, che trascinano l’ascoltatore verso scenari allucinati e mai prevedibili. Nell’insieme non mancano brevi parentesi cameristiche, dove si ha l’impressione di apparente tregua, pronta da un momento all’altro a volgere in tempesta. La foto di copertina è firmata da Elisa Caldana. 

Huw Warren – Mark Lockheart: “New Day” [CAM Jazz, 2019]

Huw Warren al pianoforte e Mark Lockheart ai sassofoni, tenore e soprano, disegnano un percorso di otto brani, registrati dal vivo presso l’azienda vinicola Livio Felluga, che trovano il loro motivo di maggiore interesse nella cantabilità melodica dei temi. “New Day” è un lavoro capace di catturare l’attenzione di chi ascolta grazie alla grande empatia tra i due protagonisti, dalla quale sgorga un continuo rimando di idee, sviluppate attorno a un compatto impasto timbrico. Per tutta la ripresa di avverte un velato senso di malinconia e introspezione, anche se non mancano passaggi dal piglio più guizzante e festoso, come avviene in Clec, uno dei cinque originali firmati da Warren.


venerdì 27 settembre 2019

Mirko Cisilino: “Effetto carsico” [Auand, 2019]

Per il suo debutto nelle vesti di leader il trombettista Mirko Cisilino si avvale di una line up completata da Filippo Orefice (tenore), Beppe Scardino (baritono), Marzio Tomada (basso elettrico) e Marco D’Orlando (batteria). Ne deriva un album dal carattere timbrico, ed estetico, da un lato votato alla cantabilità melodica dei temi proposti, e dall’altro capace di creare la giusta tensione espressiva. Cisilino mette in programma quattordici brani originali, in meno di quaranta minuti, in un percorso che trova sia chiavi di lettura nel singolo passaggio sia in un insieme nel quale si intercettano anche sensazioni bandistiche e spigolature rock oriented.

sabato 21 settembre 2019

Enrico Degani: “In Between” [Honolulu Records, 2019]

Per il suo “In Between” il chitarrista Enrico Degani affida un largo spazio espressivo alla voce di Diana Tarto, e si avvale della presenza del percussionista Michele Rabbia per spostare gli equilibri formali ed estetici verso una misurata sperimentazione. Degani applica uno studio di accordature per quarti di tono nelle tracce proposte, in un percorso dove si intersecano sonorità di chitarra classica, chitarra preparata, percussioni ed elettronica. Ne deriva una tessitura pregiata, dalla sfuggente classificazione stilistica e dai molteplici spunti di interesse. 




giovedì 19 settembre 2019

Andrea Molinari: “51”, [Ropeadope Records, 2019]

Troviamo Camilla Battaglia, voce in quattro dei nove originali presenti in scaletta, tra gli ospiti del nuovo lavoro del chitarrista Andrea Molinari, per l’occasione in quartetto con Enrico Zanisi al pianoforte e tastiere, Matteo Bortone al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. L’album emana un suono d’insieme in equilibrio tra la cantabilità dei temi – messi in evidenza dal prezioso pianismo di Zanisi - e una positiva tensione di interplay, in due brani intensificata dagli interventi del trombettista Alessandro Presti. Da segnalare nella title track la presenza della soprano Clementina Regina, per un passaggio immaginifico e inatteso.

mercoledì 18 settembre 2019

Vittorio Solimene: “Urlo piano” [Auand, 2019]

A incrementare la “piano series” del catalogo Auand arriva “Urlo piano”, l’album che Vittorio Solimene – all’esordio nel ruolo di leader - firma in trio con Francesco Ponticelli al contrabbasso e Riccardo Gambatesa alla batteria. Classico assetto dunque, per un lavoro che il giovane pianista – già apprezzato in altri scenari all’organo Hammond - decide di aprire con la rilettura di El Gaucho di Wayne Shorter, brano che insieme a Quiet Now di Denny Zeitlin si inserisce in una serie di originali. Nell’insieme si ascolta un orizzonte sonoro caratterizzato da melodie cantabili e temi costruiti attorno al pianismo di Solimene, sempre ricco di spunti creativi e che non conosce “vuoti” espressivi.

martedì 17 settembre 2019

Doctor 3: “Canto libero” [Via Veneto Jazz / Jando Music, 2019]

A distanza di cinque anni dal precedente album omonimo, i Doctor 3 tornano in sala di registrazione per incidere “Canto libero”, un lavoro completamente dedicato alla rivisitazione del repertorio firmato da Lucio Battisti e Mogol. Dieci brani, ai quali si aggiungono tre brevi parentesi di improvvisazione, nei quali Danilo Rea (pianoforte), Enzo Pietropaoli (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria) solcano le coordinate melodiche dei temi proposti senza stravolgerne l’essenza estetica, rendendole immediatamente riconoscibili e aggiungendo, con estrema misura, dei soggetti personali. L’album si rivela compatto ed emana un’equilibrata godibilità d’insieme.

lunedì 16 settembre 2019

Rosario Bonaccorso Quartet feat. Stefano Di Battista: “A New Home” [Via Veneto Jazz / Jando Music, 2019]

«La musica di questo nuovo cd rappresenta un omaggio alla vita, questo grande regalo che ci viene offerto di vivere […]». Con queste parole di profonda riflessione il contrabbassista e compositore Rosario Bonaccorso introduce l’album “A New Home”, che realizza con una line up di formidabile levatura espressiva, e tecnica, completata da Stefano Di Battista, alto e soprano, Fulvio Sigurtà, tromba e flicorno, Enrico Zanisi, pianoforte, e Alessandro Paternesi, batteria. In scaletta il leader propone undici suoi originali segnati da una spiccata cantabilità melodica, affidata spesso alle voci soliste di Sigurtà e Di Battista, e dal coinvolgente interplay tra gli interpreti, misurato o torrenzialie a seconda dello scenario tematico. 

venerdì 13 settembre 2019

Gabriele Mirabassi - Enrico Zanisi: “Chamber Songs” [CAM Jazz, 2019]

Gabriele Mirabassi (clarinetto) ed Enrico Zanisi (pianoforte) costruiscono un programma principalmente basato su brani del compositore tedesco Robert Schumann, e con l’inserimento di alcuni passaggi dalla diversa origine, come So In Love di Cole Porter. L'insieme vive in un’ambientazione misurata e cameristica, come il titolo dell’album lasciava intendere, con alcune parentesi dal piglio maggiormente fuori schema, dove il clarinetto di Mirabassi si rivela ora a favore della cantabilità dei temi, poi guizzante e imprevedibile. Notevole il solo di Mirabassi in Besame mucho, per la gioia dei presenti a questa ripresa dal vivo presso l’azienda vinicola Tonutti di Adegliacco. 

giovedì 12 settembre 2019

Filippo Vignato – Hank Roberts: “Ghost Dance” [CAM Jazz, 2019]

Registrato dal vivo presso l'azienda vinicola Le Vigne di Zamò di Rosazzo, “Ghost Dance” è il lavoro che intreccia i percorsi artistici di Filippo Vignato, trombone e live electronics, e Hank Roberts, violoncello, live electronics e voce. I due avevano in precedenza collaborato per l’uscita targata CAM Jazz “Pipe Dream”, del 2018, e in questo nuovo episodio prendono ispirazione dalla danza degli spiriti operata dagli indiani d’America sul finire dell’Ottocento per dare forma a un luogo musicale, costruito su nove tracce originali, dalla grande forza evocativa. Ne deriva un particolare impasto timbrico, dove si ascoltano melodie lineari e cantabili, passaggi cameristici e momenti spettrali.

mercoledì 11 settembre 2019

Alberto La Neve: “Night Windows” [Manitu Records, 2019]

Per questo lavoro in solo, edito da Manitu Records, il sassofonista Alberto La Neve prende spunto dalla forza evocativa sprigionata dalle opere di Edward Hopper – come lui stesso descrive nella nota di copertina -, per un insieme composto da otto tracce originali. A prevalere è la forza melodica dei temi, costruita da La Neve con tenore e soprano e avvalendosi anche di effetti e loop machine. Ne consegue un lavoro strutturato, pensato nel dettaglio e arricchito dall’intervento vocale di Fabiana Dota ospite in Room Of Brooklyn, traccia che ben fotografa l’intenzione e il taglio estetico di un album dalla lucente espressività.

martedì 10 settembre 2019

Raffaele Casarano – Mirko Signorile: “D’amour” [Parco della Musica Records, 2019]

Raffaele Casarano e Mirko Signorile mettono insieme una scaletta di otto brani reinterpretando passaggi dai repertori di grandi artisti francesi, come Charles Trenet, Edith Piaf e Charles Aznavour. Brani evergreen come La vie en rose che il duo, sassofono e pianoforte (Fender Rhodes in alcune tracce), legge con estrema sensibilità espressiva, senza stravolgerne temi e significati, per un insieme che emana cantabilità melodica e dialoghi fitti e ben congeniati. I protagonisti non mancano di mostrare la propria personalità attraverso slanci improvvisativi e aperture timbriche ampliate dall’utilizzo, misurato e mai fuori luogo, di effetti elettronici.

lunedì 9 settembre 2019

Serena Spedicato – Nicola Andrioli: “The Shining Of Things – dedicated to David Sylvian” [Dodicilune, 2019]

Come il titolo lascia intendere il lavoro firmato da Serena Spedicato (voce) e Nicola Andrioli (pianoforte) si basa sul repertorio di David Sylvian, dal quale sono rilette importanti pagine che ne hanno determinato la statura estetica ed espressiva. Tracce approcciate con estremo gusto ed intelligenza, dove si mantiene integra la cifra di sensibilità artistica di Sylvian, ma nelle quali gli interpreti – di una line up completata da Michele Rabbia (percussioni, elettronica) e Kalevi Louhivuori (tromba, flicorno, elettronica) – mettono in risalto la loro personalità e la loro levatura. Su terreni costruiti con accuratezza la voce di Spedicato mantiene i primi piani con eleganza. 

venerdì 6 settembre 2019

Rita Marcotulli – Israel Varela: “Yin And Yang” [CAM Jazz, 2019]

Quello che accomuna, più di ogni altro possibile aspetto, la levatura artistica di Rita Marcotulli e Israel Varela è la capacità di scavare profondi solchi di cantabilità melodica, come accade in ognuno dei temi proposti in questo “Yin And Yang”, l’album che la CAM Jazz pubblica per la Winery Series, i lavori registrati dal vivo presso prestigiose aziende vinicole. Batteria e pianoforte si fondono in un unico corpo espressivo, che raggiunge vette estetiche di grande sensibilità, come nella classica Koiné dove il pianismo elegante di Rita Marcotulli dialoga con le percussioni e anche con la voce di Israel Varela. 



giovedì 5 settembre 2019

Ajugada Quartet: “Hand Luggage” [Filibusta Records, 2019]

«“Hand Luggage” è un modo di viaggiare con il bagaglio leggero. La sensazione particolare che si ha durante i viaggi di grande libertà e di conoscenza quando ci ascoltiamo di più, osserviamo di più, sentiamo odori e vediamo colori con maggiore intensità». Con queste parole, rilasciate in una recente intervista, la pianista Gaia Possenti introduce l’album dell’Ajugada Quartet, formazione completata da Danielle Di Majo ai sassofoni e flauto, Giulia Salsone alla chitarra e Antonella Vitale alla voce. Sono parole che trovano riscontro durante la scaletta dei dieci brani proposti, dove i molti elementi timbrici non si sovrappongono mai, lasciando che la musica si sviluppi con il giusto respiro.

mercoledì 4 settembre 2019

Greg Burk: “As A River” [Tonos Records, 2019]

“As A River” è un profondo momento in pianoforte solo di Greg Burk che, “come un fiume”, dà forma a una scaletta di quindici brani originali registrati in due sessioni in studio datate 2018. Il suo è un modo “pieno” di interpretare la performance in solo, nella quale si susseguono melodie dal netto senso di cantabilità, situazioni con sonorità più amare, quasi sofferte, spigolose, momenti sospesi tra silenzi e note singole, che rimandano a una sincera intimità. L’album delinea un passaggio artistico di Burk dalla straordinaria capacità espressiva e da una elegante, quanto concreta, cifra estetica. La foto di copertina è firmata Simon Bcc.

martedì 3 settembre 2019

Maresuke Okamoto – Guy-Frank Pellerin – Eugenio Sanna: “OPS…!” [Setola di Maiale, 2019]

Dieci tracce basate sulla sperimentazione e sull’improvvisazione radicale vanno a formare la scaletta di “OPS…!”, l’album edito dalla mai scontata Setola di Maiale e firmato dal trio composto da Maresuke Okamoto, Guy-Frank Pellerin ed Eugenio Sanna. Il loro ventaglio espressivo include chitarra, fiati, violoncello, gong, voci, lamiere e palloncini, in un insieme multiforme nel quale si susseguono schegge di suoni, momenti di sinistri silenzi – tra avanguardia e minimalismo - e cortocircuiti timbrici. Ne deriva una performance di non immediata collocazione estetica, incoerente, distorta e piacevolmente deragliante.