Si apre con una traccia dalla tenue linea melodica, dal titolo Fiordi, il nuovo lavoro del contrabbassista Simone Di Benedetto, per l’occasione affiancato da Achille Succi al contralto e al clarinetto basso, Giulio Stermieri al pianoforte e Andrea Buriani alla batteria. Una linea che poi si increspa, diventa zigzagante e sfuggente, e che si rileva decisiva nel mettere in luce il contrasto formale che segnerà il resto della scaletta. Di Benedetto firma tutti i brani, fatta eccezione per la rilettura di Vashkar, di Carla Bley, e trova nelle “voci” di Succi e Stermieri delle valide soluzioni d’alternanza espressiva. Meritevoli di sottolineatura risultano alcuni passaggi in solo del leader, come l’intima introduzione di Just Say It, traccia dalle note diradate, dove il quartetto mette insieme uno scenario umorale introspettivo.
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