lunedì 23 gennaio 2012

Mimmo Cavallaro – Cosimo Papandrea “Taranproject”: “Hjuri di hjumari”

Nell’ambito della grande riscoperta e valorizzazione della musica popolare italiana va ad innestarsi, con piena cognizione di causa, anche Taranproject, realtà ideata e guidata da due santoni della tarantella come Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea. Il loro è un lavoro teso a sviluppare un linguaggio semplice, ma efficace, della tarantella calabrese vista, e intesa, come musica legata al passato ma capace di emanare significati e ragioni profondamente aderenti alla realtà dei giorni che viviamo. L’album “Hjuri di hjumari” – al quale partecipano in veste di ospiti anche Mimmo Epifani, Eugenio Bennato e Francesco Loccisano - si sviluppa attraverso quattordici tracce cantate in dialetto - comprensibile anche ai profani - e condite dai sapori inebrianti degli strumenti tipici, come la lira calabrese, e arrangiamenti che riescono a equilibrare le voci di primo piano con i cori e le melodie di chitarra classica sullo sfondo. Non c’è l’ostentazione e la voglia di forzare gli atteggiamenti di una musica al tempo stesso sobria e decisa, leggera e dai significati profondi, pronta a danzare (“Santu Roccu”)e perfettamente in grado di trovare situazioni più pensose e riflessive (“Ninna nanna”). Si respira al tempo stesso aria di festa e di dolore, di un popolo passato attraverso molte fasi di difficoltà e che riesce a proiettare nella propria musica mille colori e altrettanti significati. Questo lavoro vuole anche essere un portavoce della nuova cultura che sta gettando fondamenta sane per una Calabria vista da un altro punto d’osservazione, lontano dagli stereiotipi negativi che da troppo tempo ne hanno compromesso una figura affascinante e piena di sfumature positive.

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