venerdì 10 agosto 2018

Convergenze Parallele: “Chi tene ‘O mare” [Dodicilune, 2018]

«Ci siamo sforzati di vivere ed interpretare i suoi brani in una ottica diversa, la stessa che nel jazz viene usata per trattare grandi capolavori che resteranno nella storia della musica». Con queste premesse il quartetto Convergenze Parallele rende un sentito omaggio alla figura e alla musica di Pino Daniele, del quale sono rivisitate nove autentiche gemme. Tra passaggi carichi di dramma a situazioni cantabili, il quartetto mostra un'estrema duttilità espressiva, misura timbrica e raro buon gusto d’arrangiamento. Al centro del progetto troviamo la voce più che mai messa a fuoco di Emilia Zamuner, uno dei talenti più brillanti del panorama italiano, al fianco della quale si muovono Paolo Zamuner, che alterna pianoforte e Fender Rhodes, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria. Un classico jazz quartet, arricchito in alcuni brani da Pablo Corradini al bandoneon e Domenico Vellucci al sassofono, capace di disegnare uno scenario di intensi standard.

giovedì 9 agosto 2018

Intuition Quartet: “Next” [Dodicilune, 2018]

Fatta eccezione per la rivisitazione di Smile, di Charlie Chaplin, la scaletta di “Next” si compone di soli brani originali firmati dal chitarrista boliviano Luis Pablo Prioretti, al fianco del quale troviamo Andrea Sabbiniani ai sassofoni, Paolo Della Mora al basso elettrico e Roberto Bisello alla batteria. La loro è una proposta che oscilla tra sonorità elettriche e acustiche, con temi cantabili che variano tra situazioni pensose a passaggi dal maggiore impatto ritmico. Le diverse “voci” espressive del quartetto rendono un personale sound d’insieme, a brevi tratti riferibile alla fusion comunemente intesa, e dalla profonda sensibilità melodica. L’immagine di copertina è firmata da Nadine Alfonso.

mercoledì 8 agosto 2018

Roberto Bartoli: “Landscapes” [Dodicilune, 2018]

Nella sua lunga nota di copertina il contrabbassista e compositore Roberto Bartoli racconta i motivi  che lo hanno portato all’incisione di “Landscapes”: «Si tratta di un lavoro autobiografico, una raccolta di appunti e composizioni che coprono un arco temporale piuttosto lungo: schizzi diversi e distanti tra loro, ma volutamente accostati, perché ciascuno di essi rappresenta un tassello importante che concorre alla visione complessiva del luogo e del tempo in cui vivo». Al suo fianco troviamo Achille Succi al clarinetto basso, Stefano Bedetti al tenore, Daniele Santimone, che alterna chitarra classica e acustica, e Stefano Nanni al pianoforte, per un quintetto capace di muoversi in vari territori stilistici accomunati dalla cantabilità melodica dei temi. In aperura ascoltiamo un sentito omaggio a Pier Paolo Pasolini dal titolo The Ballad Of The Blood Stained Sea, che ben introduce il mood chiaroscurale, a volte malinconico, che si ritrova nel corso della scaletta. A completare il quadro troviamo rivisitazioni dal repertorio di Charlie Haden, Our Spanish Love Song e Spiritual, e Je me suis fait tout petit di Brassens, dove è proposto uno splendido intreccio tra le corde di Bartoli e Santimone.