lunedì 31 ottobre 2016

Michela Lombardi & Piero Frassi Trio feat. Emanuele Cisi: “Solitary Moon” [Philology, 2016]

“Inside the music of Johnny Mandel” recita il sottotitolo di questo lavoro che Michela Lombardi firma con il trio del pianista Piero Frassi, completato da Gabriele Evangelista al contrabbasso e Andrea Melani alla batteria, e con Emanuele Cisi, sassofono ospite in sei dei dodici brani proposti. Il repertorio tratta brani del compositore americano Johnny Mandel, e vede la voce della Lombardi come principale fonte espressiva, anche se le altre voci strumentali si rendono necessarie per l’alternanza di dialogo che caratterizza l’intero lavoro. La Lombardi mostra una dinamica timbrica di pregio, capace sia di carezzare i temi, sia di sottolineare accenti o far risaltare le sfumature degli arrangiamenti realizzati da Piero Frassi.

domenica 30 ottobre 2016

Eraldo Bernocchi - Prakash Sontakke: “Invisible Strings” [Rare Noise Records, 2016]

Il polistrumentista e produttore Eraldo Bernocchi incontra il chitarrista indiano Prakash Sontakke per dare forma alle nove tracce del loro “Invisible Strings”, edito da Rare Noise Records. Quella che ascoltiamo è una musica che oscilla tra chiare matrici ambient e melodie tipicamente orientali, costruite da Sontakke con estrema libertà, anche con lap steel e chitarra baritona, sulle intelaiature ritmiche pensate da Bernocchi. Elettronica e corde, beats e temi cantabili, momenti fluttuanti e situazioni dal profondo scavo espressivo per un insieme che riflette un’estetica propria e originale.

martedì 18 ottobre 2016

Paolo Fresu Quintet feat. Daniele di Bonaventura: "Jazzy Christmas" [Tŭk Music, 2015]

Troviamo il bandoneonista Daniele di Bonaventura insieme allo storico quintetto di Paolo Fresu, con Ettore Fioravanti, Attilio Zanchi, Tino Tracanna e Roberto Cipelli, in questa uscita targata Tŭk Music che fa riferimento a una registrazione dal vivo del 2012, presso il Nuovo Teatro Comunale di Sassari. Come il titolo lascia intendere si tratta di un repertorio dallo “spirito natalizio”, dove trovano posto brani famosi, come White Christmas di Irving Berling, ma anche tradizionali norvegesi di cui non si conosce l’autore. È in tema anche l’illustrazione di copertina, firmata da Toni Demuro.

Enrico Pieranunzi feat. Simona Severini: "My Songbook" [Jando Music / Via Veneto Jazz, 2016]

“My Songbook” è un album basato esclusivamente su canzoni firmate da Enrico Pieranunzi, con testi di autori vari, alcune delle quali incise in passato in versioni strumentali, vedi Soft Journey registrata nel 1980 con Chet Baker. Al fianco del pianista troviamo la voce di Simona Severini, interprete capace sia di rendere temi giocati in punta di timbro, come Fairy Flowers, sia di mostrare un carattere più deciso in passaggi come Night Bird.

martedì 11 ottobre 2016

Antonio Apuzzo Strike!: “Songs Of Yesterday, Today And Tomorrow” [Dodicilune, 2016]

È il sassofonista Antonio Apuzzo il leader del quintetto Strike!, completato da Sandro Lalla al contrabbasso, Luca Bloise alle percussioni, Michele Villetti alla batteria e dalla cantante Costanza Alegiani. È quest’ultima a rappresentare spesso i primi piani espressivi di un lavoro che sfugge a qualsiasi incasellamento stilistico, in quanto negli undici brani proposti confluiscono diverse correnti, dai brani di Ornette Coleman a quelli dei Gentle Giant, dagli episodi tratti dal repertorio di Charles Mingus alle tracce originali scritte da Apuzzo, alcune delle quali prevedono testi di poeti come Jolanda Insana. Ne deriva un album dal carattere variabile, nel quale Apuzzo mescola le sue passioni dando forma a una creatura dai personali tratti estetici.

Letizia Onorati: “Black Shop” [Dodicilune, 2016]

È la voce di Letizia Onorati, classe 1992, il tratto distintivo del suo “Black Shop”, realizzato con Paolo Di Sabatino al pianoforte e Giovanna Famulari al violoncello. In scaletta troviamo le rivisitazioni di grani classici, come Sofly, As In A Morning Sunrise e It Don’t Mean A Thing, interpretati dalla Onorati con piglio navigato, perfetto controllo dinamico e personalità. Il trio mette insieme un’ambientazione misurata, ottenuta con un attento lavoro sui timbri e sui volumi del singolo elemento, e si esprime attraverso un’equilibrata alternanza di umori, da passaggi intimi e pensosi ad altri virati di blues o realizzati con tempi più sostenuti. In chiusura troviamo la title track, l’unico originale in programma, che Paolo Di Sabatino scrisse nel 2009 per Mario Biondi.

venerdì 7 ottobre 2016

Antonio Vivenzio: “Canyon” [Auand, 2016]

C’è Tino Tracanna ospite in due brani nell’album “Canyon” che il pianista Antonio Vivenzio firma, per la prima volta da leader, in trio con Claudio Ottaviano al contrabbasso e Filippo Sala alla batteria. Quelli del sassofonista sono interventi tesi ad ampliare l’orizzonte timbrico e formale di un lavoro che prevede il pianismo di Vivenzio al centro degli sviluppi espressivi. In scaletta oltre ai brani autografi del leader troviamo anche alcune rivisitazioni, come In A Sentimental Mood di Duke Ellington. Il soprano di Tracanna segna il tema della title track, un brano dove si riscontrano alcuni degli elementi più caratteristici dell’intero lavoro, come la cantabilità dei temi, il repentino cambiamento d’umore melodico, gli angoli di improvvisazione e uno sviluppo formale mai prevedibile. In tal senso è il leader ha illustraci attraverso una nota di presentazione le intenzioni dell’album: «L’idea principale che ho cercato di seguire con il trio è quella di non proporre idee complicate, ma di avere un materiale essenziale, che ci consentisse di essere sempre a nostro agio nell’improvvisazione. Credo che la caratteristica principale del disco sia la fluidità della musica e la spontaneità: non ci sono forzature e gli arrangiamenti sono in generale poco invasivi, per non correre il rischio di restare ingabbiati durante le improvvisazioni». Vivenzio si distingue per la sua eleganza timbrica e per la capacità di avventurarsi in forme impervie, come nel suo brano Hic Up.

mercoledì 5 ottobre 2016

Rosario Giuliani – Luciano Biondini – Enzo Pietropaoli – Michele Rabbia: “Cinema Italia” [Via Veneto Jazz, 2016]

Nella scaletta di “Cinema Italia” si incontrano brani ripresi dai repertori di Nino Rota ed Ennio Morricone, con l’aggiunta di alcuni originali, interpretati da Rosario Giuliani (alto e soprano), Luciano Biondini (fisarmonica), Enzo Pietropaoli (contrabbasso) e Michele Rabbia (batteria, percussioni, elettronica). Il loro è un omaggio alle colonne sonore del grande cinema italiano, da “La dolce vita” a “Nuovo Cinema Paradiso”, basato sulla cantabilità melodica dei temi presi in considerazione. Il lavoro è caratterizzato dalla continua alternanza dei primi piani espressivi, che in particolar modo coinvolgono i fiati di Rosario Giuliani e la fisarmonica di Luciano Biondini. Quest’ultimo elemento conferisce la particolare ambientazione timbrica a un insieme nel quale non mancano alcune parti di libera improvvisazione, sempre coerenti all’estetica proposta.