giovedì 31 luglio 2014

Jason Robinson: "Tiresian Symmetry" (Cuneiform, 2012)

Jason Robinson (ten, fl alto, sop); JD Parran (cl alto, cl cb, ten); Marty Ehrlich (alto, cl b, fl); Marcus Rojas (tuba); Bill Lowe (tuba, trn b); Liberty Ellman (ch e); Drew Gress (cb); George Schuller (batt); Ches Smith (batt, glockenspiel)

Il lavoro di Jason Robinson prende ispirazione da Tiresia, il mito dell’antica Grecia che infastidito dalla vista di una coppia di serpenti copulare ne uccise la femmina, tramutandosi per sette anni da uomo in donna. Il leader basa dunque le sue strutture compositive sui numeri sette e due, costruendo diverse correnti espressive che, sovrapponendosi, formano figure stilistiche difficilmente perimetrabili. Grande risalto è riservato allo spettro timbrico dei fiati (sax, tuba, clarinetti), ai quali si unisce la chitarra elettrica di Liberty Ellman e la spinta della sezione ritmica. In scaletta troviamo otto brani originali, alcuni dei quali si sviluppano per oltre dieci minuti e sono articolati come delle mini-suite, con movimenti che riservano agli interpreti ampi spazi improvvisativi.

Stratum 3 / Tiresian Symmetry / Radiate / Saros / Elbow Grease Introduction / Elbow Grease / Corduroy / Cosmolographie

Eyot: "Drifters" (Neuklang, 2012)

Dejan Ilijic (pf); Milos Vojvodic (batt); Sladjan Milenovic (ch); Marko Stojiljkovic (b el)

Provenienti dalla città serba di Niš gli Eyot sono una band capitanata dal pianista Dejan Ilijic, che nel loro “Drifters” riversano molte attitudini espressive, realizzando un cammino formalmente vario, capace di abbracciare elementi di folk est-europeo, momenti di rock aggressivo, atteggiamenti che rimandano a una certa classicità rintracciabile nel pianismo del leader. Milos Vojvodic alla batteria e Marko Stojiljkovic al basso producono le matrici ritmiche sulle quali vengono costruite le melodie dei brani, spesso pervasi da una sensazione di malinconia e sviluppati sulla sovrapposizione di piani sonori. I temi sono esposti con estrema chiarezza, anche se poi intraprendono tangenti inattese grazie all’estro di Ilijic, il quale firma gli otto originali in scaletta. I tredici minuti della conclusiva The View Through The Blurry Window riassumono con efficacia la tensione melodica prodotta da questa giovane realtà.

She Is Dreaming Of A Better Day / The Crest Of A Wave / At Source / Coils / We'll Get There / Drifters / Firebird / The View Through The Blurry Window

Paolo Carrus New Ensemble: "Open View" (S’ard Music, 2012)

Paolo Carrus (pf); Corrado Salis (cb, b el); Alessandro Garau (batt); Stefano D’Anna (sop); Dario Pirodda (alto); Andrea Morelli (ten); Valter Alberton (ten); Francesco Sangiovanni (bar)

Dieci brani composti e arrangiati da Paolo Carrus formano la scaletta del suo “Open View”, un lavoro realizzato insieme al New Ensemble, formazione di otto musicisti attivi nel panorama sardo. Si tratta di composizioni dal carattere orchestrale, alcune scritte appositamente per questo progetto, dove la maggior parte delle melodie sono espresse dai fiati, i quali producono un lineare andamento d’insieme, sia nel caso di atmosfere rilassate ed eleganti, come quelle di Armodale, sia di situazioni dall’atteggiamento ritmico più accentuato, come accade nel funky di Margie Rhythm. Alcuni momenti di primo piano sono a favore del sassofonista Stefano D’Anna, al quale viene concesso un ampio spazio espressivo nel brano Bells, in un album dove confluiscono elementi di swing, musica latinoamericana e riferimenti di musica popolare sarda.

Wait / Green / Margie Rhythm / Armodale / Quint / Rapsodia / Bells / Dancla / Cheap / Swing Tomorrow

giovedì 17 luglio 2014

ROMA SUMMER JAZZ FEST 2014: il programma

Le “Vacanze Romane” iniziano dal 23 luglio all'interno del 51A di Via Margutta, luogo noto ai più per lo storico film con Gregory Peck e Audrey Hepburn.

Il famoso cortile nel cuore del centro storico di Roma apre le porte dal 23 luglio all’11 settembre per ospitare il Roma Summer Jazz Fest, l’unico festival jazz estivo nella capitale, con un cartellone di artisti nazionali e internazionali: Roy Hargrove, Mark Turner, Nir Felder con Roberto Gatto, Roberta Gambarini, Maria Pia De Vito, Rosario Giuliani, Alessandro Lanzoni e molti altri.

info e prevendite: infoline: 3315744830 website www.centrottava.it email: info@centrottava.it

lunedì 14 luglio 2014

Franco Ambrosetti e Dado Moroni: “Quando m’innamoro… in duo” - Play The Roberto Livraghi Songbook (Incipit Records, 2014)

Franco Ambrosetti (tb); Dado Moroni (pf)

Franco Ambrosetti, Dado Moroni e la musica scritta negli anni da Roberto Livraghi. Ingredienti che compongono una miscela di sicuro interesse, dalla quale emerge, netta, una considerevole energia espressiva, mista a buon gusto formale e capacità interpretativa. La tromba di Ambrosetti è chiamata a disegnare le splendide melodie di evergreen come Se per te c’è soltanto quell’uomo o dell’iniziale Quando m’innamoro, sui fondali solidi e al tempo stesso flessuosi costruiti da Moroni. La scaletta si compone perlopiù di brani conosciuti, come Maria e Verrai, verrai, verrai, anche se i due interpreti riescono a esaltare le loro caratteristiche strumentali: Ambrosetti con un timbro pieno di sfumature e pronunce dalla grande musicalità; Moroni e il suo modo bluesy di porsi con grande funzionalità nel contesto. Nel booklet, curato e ricco di informazioni, è lo stesso Livraghi a descrive le genesi e gli aneddoti legati ai brani di questo lavoro.

Quando m’innamoro / Mae ben / Se per te c’è soltanto lui / Mea culpa / Waltz For Bi / Se questo fosse un grande amore / Verrai, verrai, verrai / Roproviamoci / Maria / Buon viaggio (For Mario ) / Coriandoli

Pierpaolo Borgia Quartet: “Solara” (Alfa Music, 2014)

Pierpaolo Borgia (ch); Alessandro Gwis (pf); Marco Siniscalco (bs); Lele Califano (batt). Ospiti: Michele Rabbia (perc); Alessandro Cefalì (bs); Sergio Romano (pf, fisa); Claudio Pantaleone (voc)

Otto brani racchiusi in quaranta minuti compongono il percorso espressivo di “Solara”, l’album firmato dal chitarrista Pierpaolo Borgia, in questa occasione affiancato dal suo quartetto e da una serie di musicisti ospiti, tra i quali il percussionista Michele Rabbia. Si tratta di brani originali che mettono in mostra la duttilità stilistica di Borgia, sia nei passaggi caratterizzati dalla chitarra classica, sia nel brano Buy suonato con lo strumento elettrico. Il lavoro prende diverse tangenti espressive e formali, che variano con estrema flessibilità dalle sonorità pensose dell’iniziale Come una foglia al vento, ai movimenti gipsy oriented di Cuore gitano, alle atmosfere mediterranee che pervadono l’album. La title track (dedicata alla figlia Carolina) mette ulteriormente in evidenza l’amore di Borgia per le melodie levigate e cantabili, e nelle note di copertina esprime il suo pensiero a riguardo: «“Solara” è nel mio immaginario un luogo dove tutte le cose sono in armonia. È un viaggio, e ogni brano rappresenta una tappa, uno stato d’animo diverso».

Come una foglia al vento / Ieranto / Cuore Gitano / Buy / Song For My Mother / Etno / Solara / Pepe

venerdì 4 luglio 2014

Massimiliano Rolff: in uscita il 7 luglio l'album "Scream!"

"Scream!" è il quarto album da leader di Massimiliano Rolff in uscita il 7 luglio per l’etichetta Blue Art. Per l’occasione Rolff ha assemblato un quartetto di eccezionali giovani musicisti: Fabio Giachino al pianoforte, Nicola Angelucci alla batteria e Juan Carlos “Caldero” alle percussioni.

Dalle note di copertina, scritte da Enrico Rava, si legge: "Rolff è un bassista puntuale, dotato di grande sensibilità, in questo disco dimostra di aver raggiunto una notevole maturità anche come compositore e leader".

mercoledì 2 luglio 2014

Enten Eller: “Pietas” (Splasc(H) Records, 2014)

Alberto Mandarini (tr, flic); Maurizio Brunod (ch el, loop); Massimo Barbiero (batt, perc); Giovanni Maier (cb). Ospite speciale: Javier Girotto (sop, fl)

“Pietas” è un’ulteriore tappa del percoso creativo ed espressivo degli Enten Eller. La band, come già accaduto nell’album “Ecuba”, è affiancata da Javier Girotto, ed è ripresa dal vivo all’Open Jazz Festival, il 19 marzo 2014. La loro è, oggi più che mai, musica senza confini, capace di spaziare dal jazz comunemente inteso fino a territori stilisticamente indefinibili, dove confluiscono citazioni di rock progressivo, movimenti che rimandano al tango e alla ritmicità latina, a passaggi che galleggiano tra i silenzi. “Pietas” è improvvisazione senza divieti, in continuo divenire e basata sul reciproco ascolto e sul rispetto estremo dell’espressività altrui. Le melodie dei temi proposti sono a volte destrutturate, fino a renderle invisibili, sia abbellite e arricchite da ulteriori spunti. Gli Enten Eller si confermano realtà che non cessa di attingere a una sorgente infinita di idee, che continuamente vengono smentite e riprocessate per poi dare forma concreta a un qualcosa di nuovo.

L’abbandono / Ode To Morton Feldman / Indaco / Sidera Maris / Pietas / Stinko tango / Pragma

Hippie Tendencies: “Identity” (AlfaMusic, 2014)

Lisa Marie Simmons (voc); Marco Cremaschini (Fender Rhodes, synth, tast); Cesare Valbusa (batt, perc); Simone Boffa (ch el); Simone Guiducci (ch el); Christian Codenotti (ch a, fl, voc); Maurizio Giannone (perc); Bartolomeo Simmons (chimes); Mauro Ottolini (tb, trn, flic, tr, sou #4); Fulvio Sigurtà (tr, flic #6); background vocals.

Si rintraccia nella voce di Lisa Marie Simmons la cifra espressiva di “Identity”, il secondo album firmato dagli Hippie Tendencies, nel quale si alternano brani originali e alcune rivisitazioni. Il suo è un caldo timbro vocale che segna l’intero lavoro, dove la band si muove nei territori di un pop lineare, messo insieme con perizia e buon gusto, sia nelle parti d’arrangiamento, sia nella costruzione delle trame strumentali. Gli interventi di Mauro Ottolini e Fulvio Sigurtà impreziosiscono una tessitura di pregio, nella quale emerge un buon equilibrio tra strumentazione acustica e suoni sintetici. Lisa Marie rende proprie le versioni di Time After Time (Cyndi Lauper) e Blowin’ In The Wind (Bob Dylan), allaccia il discorso espressivo con le radici africane in Wana wa Africa (con parti cantate in lingua swahili) e si lascia apprezzare a più riprese, anche nello spoken word di Here’s To You (Ennio Morricone/Joan Baez).

Woke Up / Beside Me (Italian Town) / Borderline / Giggin’ Around / Wana wa Africa / Immigrant / Time After Time / Beat / She’s Got It / Can You Tell / Blowin’ In The Wind / Here’s To You / Done