C’è l’amore per le melodie cantabili al centro dei dieci brani di “Eureka”, l’album che il chitarrista Stefano Coppari firma per Auand Records, con la collaborazione di Claudio Filippini al pianoforte, Gianludovico Carmenati al contrabbasso e Ananda Gari alla batteria. Quartetto al quale si aggiungono gli ospiti Emanuele Evangelista al Fender Rhodes e Giacomo Uncini alla tromba, per un insieme dall’ampio orizzonte timbrico, dove non è sempre in primo piano la chitarra del leader, il quale, all’interno di una scrittura agile e d’immediata comprensione, lascia spazi di manovra agli altri interpreti. Coppari, attraverso una nota stampa, descrive così l’obiettivo di questo lavoro: «È un grido di gioia e soddisfazione per la soluzione di un problema. Nel mio caso, la soluzione è il disco, il prodotto finale: “Eureka” è il risultato della mia ricerca quotidiana nella musica e nello strumento, esaltata dalla collaborazione con straordinari musicisti». Oltre ai brani originali, nati dopo un viaggio di Coppari in Croazia e Bosnia, tra i quali si rintracciano ballate, movimenti muscolari e situazioni dalle sonorità tendenti al mondo orientale, troviamo la rivisitazione di Heaven dei Depeche Mode, brano che racchiude un ispirato solo di chitarra e che si rivela come terreno ideale per esaltare le profonde capacità melodiche dei musicisti coinvolti.
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