New Friday Morning trova il suo tratto distintivo nel particolare timbro del fagotto, lo strumento suonato da Salvatore Arena, leader del quartetto completato da Paolo Pavan al pianoforte, Alessandro Marzi alla batteria e Carmine Iuvone al contrabbasso. Si tratta di un assetto inedito nell’ambito jazzistico, che nelle otto tracce firmate da Arena trova modo di esprimersi in situazioni melodiche dal buon impatto, atmosfere cariche di swing e attimi di estrema fantasia esecutiva. Il sound di Arena ben si amalgama con gli altri strumenti, e gli sviluppi formali si basano spesso sull’esposizione tematica seguita dal ciclo di soli. Il fagottista riesce sempre a incidere nell’intera durata dell’album, soprattutto quando si produce in soli snelli e melodiosi, come in Dolphy Street. In scaletta troviamo anche sonorità più aspre, come quelle della title track, e altre più sornione e compiaciute, come in Like Saturday, mentre l’idea d’insieme di questo lavoro è esposta nelle note di copertina: “La ragione compositiva nasce in una sorta di mattino iniziale, denso di rinnovamento dei suoni e di ricerca degli spazi”. Quella di Arena è dunque un’idea di musica capace di andare oltre, alle consuetudini di genere e ai concetti preconfezionati.
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