Fried Generation è la seconda prova discografica del quinetto MOF, una realtà nata tra le aule del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e oggi prodotta dalla Auand Records di Marco Valente. Nei tredici brani proposti, tutti originali, è messa in risalto la particolare cifra stilistica della band, che si distingue per l’utilizzo di sonorità elettroniche, chitarra elettrica, fiati e sezione ritmica, alla quale si aggiunge, in due brani, il pianoforte dell’ospite Alfonso Santimone. L’album trova sia momenti di sviluppo espressivo calmo e melodico, come in Leo Rising, dove sono Manuel Trabucco (sax) e Filippo Vignato (trombone) a dialogare con efficacia e grande feeling, sia passaggi maggiormente cortocircuitali, come The Unconscious Choise, nei quali la chitarra elettrica di Frank Martino si produce nelle vesti di valida alternativa ai fiati. L’approccio alla materia compositiva dei MOF include anche degli spoken word tra i vari brani, per un insieme stilistico difficilmente perimetrabile, in piena simbiosi tra linguaggio jazzistico tradizionale, inteso come movimento di gruppo e slanci solisti, e coniugazioni, con forme e simbolismi, che rimandano alla stretta attualità.
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