martedì 8 maggio 2012

Bee and Flower: Suspension

C’è la voce di Dana Schechter al centro della strategia dei Bee and Flower, band di stanza a New York, con diverse sortite in quel di Berlino, che dal 2000 a oggi ha dato vita a molti lavori tra colonne sonore e album, compreso il loro terzo e interessante “Suspension”. Lavoro che mantiene inalterata la loro cifra espressiva, capace di inglobare varie sfaccettature stilistiche, che spaziano – con buona duttilità formale – da toni chiaroscurali a territori più illuminati, da tenere linee melodiche a qualche tensione che non guasta. Il riferimento è a brani al limite del tetro come “You’re not the Sun”, o a quelli gentili come “Swallon Your Stars”, dove la voce di Dana danza su un intreccio delicato, fatto di cori, fiati, ritmica sospesa e mai invadente. Tra le cose migliori va segnalata la pop oriented “Waiting Room”, ma anche le ombre che avvolgono un passaggio tra i più profondi e sentiti, come “Overrun”. Stanze sonore arredate con grande gusto, dove ogni particolare è curato con parsimonia, e dove a volte riesce a filtrare qualche raggio di luce intensa, come nella conclusiva “Simple Life”, nella quale arriva anche il solo di tromba di Martin Wenk (Calexico) anche se non determinante. Decisivo è invece l’approccio generale che la band sa imprimere a fuoco a questo lavoro, un album dove si avverte molta qualità, con delle strutture pensate al dettaglio, ma mai a discapito di un'interpretazione sempre di livello assoluto.

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