Nella sua lunga nota di copertina il contrabbassista e compositore Roberto Bartoli racconta i motivi che lo hanno portato all’incisione di “Landscapes”: «Si tratta di un lavoro autobiografico, una raccolta di appunti e composizioni che coprono un arco temporale piuttosto lungo: schizzi diversi e distanti tra loro, ma volutamente accostati, perché ciascuno di essi rappresenta un tassello importante che concorre alla visione complessiva del luogo e del tempo in cui vivo». Al suo fianco troviamo Achille Succi al clarinetto basso, Stefano Bedetti al tenore, Daniele Santimone, che alterna chitarra classica e acustica, e Stefano Nanni al pianoforte, per un quintetto capace di muoversi in vari territori stilistici accomunati dalla cantabilità melodica dei temi. In aperura ascoltiamo un sentito omaggio a Pier Paolo Pasolini dal titolo The Ballad Of The Blood Stained Sea, che ben introduce il mood chiaroscurale, a volte malinconico, che si ritrova nel corso della scaletta. A completare il quadro troviamo rivisitazioni dal repertorio di Charlie Haden, Our Spanish Love Song e Spiritual, e Je me suis fait tout petit di Brassens, dove è proposto uno splendido intreccio tra le corde di Bartoli e Santimone.
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