Dieci tracce originali firmate dal pianista Sam Mortellaro compongono la scaletta del suo “Robotic Delusions”, l’album realizzato in trio, con Angelo Minacapilli al contrabbasso e Francesco Alessi alla batteria, per la Piano Series dell’etichetta Auand Records. Il lavoro si distingue per la cantabilità delle melodie, spesso in contrasto tra situazioni di velata amarezza e aperture più solari, per l’etrema flessibilità ritmica del trio, e per lo scorrere di un flusso sonoro che parte dal mainstream fino a lambire lidi di contemporaneità espressiva. Il trio realizza un’estetica propria e riconoscibile, e l’album trova nel concetto di “tempo” la sua principale vocazione, che attraverso una nota stampa Mortellaro descrive così: «Credo che il tempo, inteso come musica in atto, sia un flusso che scorre continuamente in divenire, mai iniziato né finito e che continui sempre a scorrere anche quando stiamo in silenzio. Bisognerebbe riuscire a cavalcarne l’onda senza inciamparvi, in questo modo riusciremmo a percepire ogni suo frammento. Ci renderemmo conto che il tempo è in realtà̀ indefinito e che bisogna fluire semplicemente al suo interno, con disinvoltura».
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