L’aspetto che balza subito all’orecchio ascoltando “Diminuendo” è la particolare conformazione timbrica del trio, con Michel Godard, serpentone e tuba, ed Emanuele Maniscalco, pianoforte e batteria, al fianco di Andrea Lomabradini, qui al debutto come leader, che suona basso elettrico e colascione lute. Suoni moderni e antichi si intrecciano in una scaletta di dieci brani che prendono diverse direzioni stilistiche, tra suoni ancestrali, melodie cantabili, passaggi introspettivi, momenti solitari e una serie di rimandi a territori espressivi inesplorati. L’album è segnato da una sensazione di velata malinconia, dovuta alla continua sottrazione di eventi sonori che ben riflette le intenzioni anticipate nel titolo.
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