Ci sono Aldo Vigorito al contrabbasso e Giuseppe La Pusata alla batteria al fianco del pianista Franco Piccinno nel suo “Migrations”, l’album nel quale presenta una scaletta con cinque originali e alcune rivisitazioni. La cifra stilistica del trio è votata al jazz mainstream, al centro del quale troviamo la cantabilità delle melodie, la continua interazione strumentale, la voglia di condurre l’ascoltatore sia in ambientazioni concitate, vedi Late Night Joke, sia in passaggi di elegante misura, come accade in Delice. La traccia che dà il titolo all’album è un momento in pianoforte solo che Piccinno, attraverso una nota di presentazione, descrive così: ««Pur dando il titolo al disco, questo brano non racchiude l'essenza stilistica del progetto, bensì rappresenta l'esatto contrario, a testimonianza del desiderio di percorrere un sentiero distinto, un desiderio di evasione, nondimeno espresso in maniera del tutto discreta, a tratti intimista».
Nessun commento:
Posta un commento