In “Al di là di me” la cantante Naomi Nori è affiancata da un trio di assoluto valore, composto da Alessando Gwis al pianoforte, Alfredo Paixão al basso e da Israel Varela alle percussioni. In poco più di mezzora troviamo racchiusi nove brani, tra originali e rivisitazioni, quasi tutti cantati in portoghese e riferibili all’area della musica popolare brasiliana. Gli andamenti spesso sono misurati, la tessitura melodica e timbrica di ogni brano è curata nel dettaglio e la voce di Noemi Nori si lascia apprezzare per il profondo senso lirico. La sua è una forza espressiva che emerge sia nei passaggi più intimi, vedi la ballad Mundo raro di José Alfredo Jimenez, sia in quelli d’insieme, come in Gingi, il brano dedicato alla figlia Ginevra, tra l’altro autrice del disegno di copertina, dove l’ascoltiamo cantare in italiano. I testi di alcuni brani sono poesie della poetessa brasiliana Vera Lúcia de Oliveira.
È la stessa Noemi Nori a raccontarci qualcosa in più riguardo questo suo disco d’esordio: «Il progetto è nato grazie al fortunato incontro con un grande artista come Israel Varela. Da tempo come musicista sentivo la necessità di creare qualcosa di mio, e Israel si è subito interessato al progetto proponendosi come produttore artistico e coinvolgendo musicisti come Alessandro Gwis e Alfredo Paixão. L’album è stato concepito per essere un lavoro dedicato alla musica brasiliana, una passione che coltivo dall’età di dodici anni, ma credo che in ogni brano sia possibile scorgere quello che è stato il mio background musicale, e Israel ha valorizzato e seguito negli arrangiamenti questo tipo di direzione. Molti, conoscendomi, si aspettavano maggiori contatti con la musica brasiliana, ma forse era proprio un “al di là di me” che volevo raccontare e raccontarmi. Inoltre, devo sottolineare la collaborazione con Vera Lúcia de Oliveira, una persona di una delicatezza e umiltà straordinaria, che non ha esitato un attimo nell’affidarmi delle sue poesie».
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