“The Groove Lab” è il primo album nelle vesti di leader del bassista Ameen Saleem, finora apprezzato in diverse situazioni, come quelle intraprese alla corte di Roy Hargrove. Il trombettista è tra i molti musicisti coinvolti in questo progetto, una sorta di laboratorio, come il titolo lascia intendere, basato su brani scritti da Saleem, dove si intrecciano elementi di funk, soul e jazz in senso stretto. I valori espressivi emergono dalle linee melodiche proposte, sempre cantabili, impreziosite, oltre che dal sax di Stacy Dillard, anche dalla chitarra di Craig Magnano e dalle voci di Ramona Dunlap e Mavis “Swan” Poole. Le forme ritmiche trasudano groove profondi e ipnotici, dove si incastrano le figure pianistiche di Cyrus Chestnut, in alcuni passaggi anche al piano elettrico, e la forza muscolare dei batteristi Jeremy “Bean” Clemons e Gregory Hutchinson. Il leader si lascia apprezzare sia quando svolge ruoli di sottofondo, sia quando prende la scena con soli corposi e mai stucchevoli, in un insieme che riflette contemporaneità e legami con le radici più profonde della black american music.
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