In “Only Sky” il chitarrista David Torn disegna in solitudine uno scenario di matrice ambient, dove la sovrapposizione dei piani sonori, spesso a lenta sedimentazione, forma figure espressive che oscillano tra essenzialità e introspezione. Torn arricchisce l’estetica delle nove tracce in programma, tutte autografe, attraverso l’utilizzo dell’oud elettrico, e dirige la propria ricerca sonora partendo da piccole cellule di poche note fino a situazioni cortocircuitali. Melodie levigate e spigolose distorsioni si danno una certa alternanza, in un continuo disorientamento di umori e significati.
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