Dall’incontro tra Thollem McDonas (pianoforte) e Michael Bisio (contrabbasso) nascono quarantacinque minuti di musica senza confini definibili, che si interseca in uno spazio stilistico che tocca forme libere, passaggi cameristici, ripetizioni schematiche e schegge di suono fuori controllo. Quella che ascoltiamo è una fonte pressoché inesauribile di creatività, di scambi continui tra figura primaria e scenario, tra linee di suono evidenti e disorientamenti melodici e ritmici. Il duo mantiene salda l’estetica di imprevedibilità che segna un lavoro a tratti aspro, che sa di sperimentalismo e avanguardia, ma anche di vertiginosa poesia. Il titolo dell’album prende il nome dallo studio di Kingston (NY) dove, nel luglio 2017, è stato registrato.
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