Come il titolo può lasciare intendere il nuovo disco del contrabbassista Matteo Bortone si basa sull’emozione generata dai contrasti: di durata dei brani, di atmosfera, di approccio complessivo alla materia sonora. Al fianco del leader, che firma il terzo lavoro a suo nome, troviamo Stefano Tamborrino alla batteria, musicista che dimostra la solita duttilità tradotta da un drumming in certi passaggi minimale e in altri deciso e sfaccettato, ed Enrico Zanisi al pianoforte, fonte primaria di espressività che per l’occasione mostra un modo di operare più “acido” e ficcante del consueto. In scaletta troviamo dodici originali di Bortone, il quale, oltre ad arricchire le timbriche con glockenspiel e interventi di preparazione al contrabbasso, si produce in una scrittura che disegna momenti di contemporaneità, sregolati e immaginifici, prevede movimenti d’insieme corali e melodici, e non manca nel “fermare” il flusso sonoro in penombre pensose e introspettive. In copertina è riprodotta l’opera “Electric Blue” di Alessandra Diodati.
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