Dieci brani, tra originali e rivisitazioni, compongono la scaletta di “Prague After Dark”, l’album che il pianista Roberto Magris firma in trio con Frantisek Uhlir al contrabbasso e Jaromir Helesic alla batteria. Questo trio, tornato a suonare insieme dopo alcuni anni nel 2015, è di stanza a Praga, città alla quale è dedicato l’album, e dove è stato inciso e presentato dal vivo, al Jazz Club Reduta e in un successivo giro di concerti. La loro è una proposta stilistica che potremmo individuare come modern mainstream, uno modo di suonare per certi versi legato alla tradizione formale del jazz, ma allo stesso momento aperto a soluzioni capaci di spiazzare e di portare l’ascoltatore lontano dalle consuetudini. A emergere da questa incisione è la perfetta sintonia tra gli interpreti e il pianismo di Magris, sempre discreto e capace di flettere con scioltezza dalla esposizioni tematiche, cantabili e swinganti, a un lavoro di retroguardia che concede momenti in solo soprattutto a Uhlir, del quale si apprezzano diversi passaggi.
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