C’è Rita Marcotulli nelle vesti di ospite nel nuovo lavoro del batterista Israel Varela, che insieme al suo trio, completato da Angelo Trabucco al pianoforte e Alfredo Paixao al basso, dà forma alle otto tracce di “Invocations”. Concettualmente l’album è un’invocazione a Dio riguardo la guarigione, fisica e spirituale, che nello specifico caso di Varela, leggiamo dalle note di copertina, riguarda le sorti della madre Maria Elena, da tempo in lotta contro il cancro. I brani, quasi tutti firmati dal leader, presentano una fitta tessitura melodica e ritmica, dove si innestano la voce di Varela, i cori di Paola Repele, e una serie di elementi timbrici che ampliano lo spazio espressivo del lavoro, dal suono sintetico del minimoog a quello percussivo del cajon. Le atmosfere sono spesso riflessive e misurate, e nei testi Varela cita passi delle sacre scritture, in una sorta di preghiera rituale, pacata e densa di significati. In chiusura di scaletta troviamo Cuando, la versione spagnola di Quando, il brano di Pino Daniele qui proposto in duo voce-pianoforte da Varela e Rita Marcotulli, in una perfetta sintesi di sensibilità artistica.
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