«Il gruppo era maturo dal primo giorno che abbiamo suonato insieme, perché composto da musicisti maturi. Il problema è stato solo far coincidere un giorno libero per registrare». Con queste parole, pronunciate durante la puntata di Battiti, Rai Radio3, del 1 ottobre 2015, Enrico Rava introduce “Wild Dance”, il nuovo disco per ECM realizzato con Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria, e con ospite il trombonista Gianluca Petrella. Rava il tempo per registrare, presso lo studio Artesuono di Stefano Amerio, lo ha trovato nel gennaio 2015, dando così forma a una scaletta di quattordici brani, alcuni dei quali ripresi dal suo repertorio, come l’iniziale Diva, e altri di nuova scrittura, ispirati a personaggi, o cose, legati all’attualità, come Space Girl dedicato a Samantha Cristoforetti. «Se facessi sempre le stesse cose mi annoierei, e alla mia età potrei anche non suonare più e andare sulle panchine a dare da mangiare agli uccellini», aggiunge Rava, ma il trombettista ama sorprendersi e sorprendere chi lo ascolta, e “Wild Dance” non fa eccezione. In questo lavoro troviamo la profondità lirica delle melodie, un deciso scavo espressivo e una serie di dinamiche calibrate, realizzate attraverso un attento lavoro sui timbri, a volte pensose e malinconiche, a volte scure e introverse, come quelle di Don’t. L’immagine di copertina è di Jean-Guy Lathuilière.
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