Una buona presenza di pubblico ha fatto da cornice alla terza e conclusiva serata del Festival Jazz di Albano Laziale, giunto alla quarta edizione, che ha visto protagonista il quartetto guidato dal chitarrista Andrea Gomellini e ottimamente completato da Pier Paolo Pozzi alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Claudio Corvini alla tromba. A quest’ultimo sono state affidate le linee melodiche principali del repertorio proposto, fatto di standard della canzone italiana – da De André a Lucio Battisti, passando per Gino Paoli e il Quartetto Cetra – per l’occasione arrangiati seguendo uno schema espressivo semplice e diretto, senza grandi stravolgimenti tematici. Si è trattato di un’ora di musica piacevole, nella quale Bulgarelli si è ritagliato un paio di soli di grande cantabilità e Gomellini ha dato prova di ottima tecnica e forza espressiva, capace – grazie a un approccio rilassato e flessuoso – di ribattere i temi di Corvini e di liberarsi in solo con elegante naturalezza. Forse, nel complesso, è mancata un po’ d’imprevedibilità, ma di certo non si può rimproverare niente a un quartetto capace di rendere comprensibile e condivisibile un linguaggio – quello jazzistico e di musica lontana dai canoni pop - che nel comune laziale trova rarissimi momenti di visibilità.
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