mercoledì 11 novembre 2015

Living Coltrane: Writing 4 Trane [AlfaMusic, 2015]

Come sottolinea Maurizio Franco nelle note di copertina, in questa nuova incisione per AlfaMusic il quartetto Living Coltrane, a differenza delle due precedenti uscite improntate su rivisitazioni del repertorio coltraniano, propone dei brani originali basati non sul “come” li avrebbe pensati e scritti John Coltrane, ma “per” John Coltrane. Ne deriva un album dalla grande forza espressiva, spesso riflessa nelle note emesse dal sax di Stefano “Cocco” Cantini, il quale si lascia ampiamente apprezzare sia nei molti temi lineari, cantabili, sia in alcuni momenti di maggiore istintività, al limite della ferocia. Un lavoro, dunque, in equilibrio tra misura e fantasia, tra passaggi calibrati e giochi d’improvvisazione dove Francesco Maccianti al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Piero Borri alla batteria, completano un significativo incastro formale. Coltrane c’è, ma rimane in filigrana, come ci ha raccontato Stefano “Cocco” Cantini: «Coltrane è stato fondamentale non solo nel jazz, ma nell’intera storia del Novecento musicale. Questo nuovo lavoro racchiude brani originali scritti per lui, perché il suo sound, il suo linguaggio, è una sorta di “colore” immediatamente riconoscibile in mezzo a tanti. Noi abbiamo mantenuto questo sound, che ci piace tantissimo, però scrivendo la nostra musica. Ho suonato di tutto nella vita, ma questo tipo di atteggiamento è quello che più mi dà gratificazione. Il periodo storico di Coltrane ha permeato tantissime forme musicali, e dobbiamo avere il pudore di riconoscere questo aspetto. L’album è scritto per un grande maestro, che ci ha dato veramente tanto. Il quartetto sembra avere tutte le intenzioni di proseguire il cammino, come lo stesso Cantini ci ha confermato: «Con “Writing 4 Trane” abbiamo aperto una nuova porta. È un percorso nuovo di musica originale, che mantiene un determinato atteggiamento, che dal vivo fa emergere il suo aspetto migliore. Noi si gode nel suonare, e siccome quella che viviamo è una vita di problemi e sofferenze, almeno nel suonare voglio trovare il piacere (ride, NdR)».

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