sabato 20 dicembre 2014

Fasching Jazz Club: Finest Live Jazz Since 1977

Quello che in molti Paesi europei è oggi visto come un’utopia è stato possibile in Svezia nel 1977: i giovani musicisti di jazz, riuniti nell’associazione Swedish Jazz Musicians Federation, creano un luogo dove esprimere la propria arte e dare forma alle loro idee, il Fasching Jazz Club di Stoccolma. Il locale diventa subito un luogo centrale dell’attività jazzistica nazionale, e in breve tempo assume anche una caratura internazionale grazie ai concerti dei molti jazzisti americani di passaggio in Scandinavia. Il momento peggiore arriva nel 2002, anno in cui il Fasching chiude per fallimento, salvo poi rinascere nello stesso anno e riprendere la piena attività nel 2007, grazie all’ingresso di una nuova organizzazione societaria. L’attuale direttrice Lena Åberg Frisk ci spiega quali sono le intenzioni e gli obiettivi che si sono preposti gli attuali proprietari: «La meta è quella di creare un melting-pot moderno e attraente per il jazz e la musica correlata, dove una gamma molto ampia di pubblico di diverse generazioni può godere della musica improvvisata più interessante e creativa del mondo di oggi». Nel 2013 il club è stato ristrutturato, anche per presentare al meglio i concerti del Festival Jazz di Stoccolma, manifestazione di successo che in questi ultimi anni ha restituito molto interesse e visibilità. Dal punto di vista finanziario il Fasching fa fronte alla crisi economica del Vecchio Continente grazie a una politica attenta ai costi e alle spese di gestione, sia per la proposta artistica sia riguardo i cibi e le bevande che vengono servite nel club. Attualmente, tra ingegneri del suono, cuochi e manager, l’organizzazione conta circa trenta persone. Questo permette al club di ottenere un buon equilibrio di spese e, allo stesso tempo, di presentare una valida proposta per il pubblico, sia artistica sia di intrattenimento. Lena Åberg Frisk ci ha illustrato come è costruito il cartellone dei concerti: «Proponiamo più di duecento eventi all’anno, la metà dei quali provengono dalla scena jazz svedese. L’altra parte si basa sui grandi nomi del jazz internazionale e su altre proposte stilistiche, che spaziano dall’hip hop al soul, passando per blues e cantautori». Il Fasching è il club scandinavo con il maggior numero di spettatori, con circa ottantamila l’anno. Rispetto ad altri club, ha un basso grado di finanziamento pubblico e riusce ad andare avanti grazie alle proprie forze. Negli ultimi quattro anni il pubblico si è fatto più numeroso e questo si rispecchia nel fatturato in crescita. Quella del Fasching è una realtà molto attiva, capace sia di flettere a seconda delle richieste del mercato della musica dal vivo, sia di muoversi con una gestione intelligente e lungimirante, mai incline al raggiungimento dell’obiettivo più a portata di mano. Un esempio di grande positività che si lascia ampiamente apprezzare e che è dunque per tutti, in tempi spesso funestati dal pessimismo, un’ottima notizia.

Fasching Kungsgatan 63, Stockholm www.fasching.se

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