Franco Piana stava attraversando un periodo di grande ispirazione nel momento in cui questo capolavoro è stato messo su carta e poi realizzato: «Ho iniziato a scrivere la musica di “Seven” pensando innanzitutto alla parte melodica, lasciandomi influenzare dall’affetto e dall’amore che nutro per la mia famiglia». Come d’altra parte deve essere stata decisiva la spinta e la convinzione di suo padre Dino: «Appena ho letto la musica gli ho detto che il materiale era da mettere su disco, perché si trattava di un qualcosa d’importante». Il resto lo hanno fatto gli altri musicisti chiamati in causa - Fabrizio Bosso ed Enrico Rava alla tromba; Max Ionata ai sax; Enrico Pieranunzi e Luca Mannutza al pianoforte; Giuseppe Bassi al contrabbasso; Roberto Gatto alla batteria -; la professionalità dei tecnici e dei produttori di Alfamusic; e la magia che ha attraversato queste session di registrazione.
Si tratta di un lavoro destinato a rimanere per lungo tempo tra i preferiti degli appassionati di jazz italiani e non - al punto che sono stati in molti a considerarlo un classico già subito dopo la pubblicazione –, perché la musica che contiene coniuga in un verbo di grande modernità la tradizione jazzistica, qui intesa come qualità sia della musica scritta sia delle parti improvvisate, interplay millimetrico, grande propensiene a realizzare un suono d’insime capace però di far risaltare anche le doti soliste, e dosaggi pressoché perfetti di timbri, ritmi e melodie. La scaletta si apre con la suite in quattro movimenti intitolata “Open Dialogues”, dove possiamo intercettare le splendide introduzioni in solo di Pieranunzi (sul primo e terzo movimento), il respiro melodico del settetto che rimanda all’idea d’arrangiamento di una piccola big band, e alcuni soli, come quello al trombone a pistoni di Dino Piana, di grande fantasia e cantabilità. In “Your Smile” ad emergere è l’anima blues e chiaroscurale di questo progetto, mentre in “Eighty and One” è la forza di Ionata e Bosso ad essere messa in evidenza grazie a uno svolgimento ritmico su tempi rapidi e scambi serrati tra gli interpreti. Album di grande eleganza, capace di mettere tutti d’accordo sulla sua valenza, e nel quale si intrecciano citazioni, momenti di grande intimità, come in “Sunlight”, e fuori programma che non ti aspetti, come i sapori latin serviti nell’ultima traccia “Step by Step”.
Elenco dei brani: 1. Open Dialogues: I Movimento; 2. II Movimento; 3. III Movimento; 4. IV Movimento; 5. Your Smile; 6. Eighty and One; 7. Dark Eyes; 8. Asimmetrico; 9. Sunlight; 10. Step by Step.
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