Con “Ultima Necat” torna a far parlare di sé il trio svizzero Ventura, in questo nuovo episodio coadiuvato dal chitarrista aggiunto Oliver Schubert. Registrato da Serge Morattel il lavoro ribadisce le buone impressioni destate in passato da questa realtà attiva in Europa da diverso tempo, e apprezzata in ambito undergound grazie al muro sonoro che riesce a realizzare. Ma non si tratta di semplice rumore, perché i ragazzi sanno sviluppare melodie coinvolgenti grazie al sapiente lavoro di sovrapposizione di piani sonori, come accade in “Very Elephant Man”, brano dove è messa in risalto anche la voce di Philippe Henchoz. Sulla loro carta d’intetidà stilistica potrebbero scriverci “Rock progressive”, certamente, ma dall’approccio moderno, possente e allo stesso momento dettagliato. Non c’è spazio per i ritornelli a presa rapida, e – sotto il profilo timbrico - i raggi di luce che riescono a vincere le fitte trame dei Ventura sono pochi, come quelli che illuminano “Exquisite and Subtle”, passaggio che chiude la scaletta e che arriva come conclusione di un sonno tormentato, fatto di sogni inquieti.
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