Si completa con Giacomo Tantillo alla tromba, Pino Delfino al
contrabbasso e Francesco Cusa alla batteria il quartetto capitanato da Carmelo
Coglitore, che nel suo “Istante Groove” propone una ●suite di musica
improvvisata● alternandosi tra tenore, soprano e clarinetto basso. Musica che
prende forma, e trova dunque il proprio significato, non attraverso il
movimento totalmente libero degli interpreti, ma servendosi di un algoritmo che
unisce indizi compositivi, arrangiamenti d’insieme e direzione, nello specifico
intesa come conduction, prassi che Coglitore utilizza con un
protocollo di segnali che portano il quartetto verso direzioni inattese, tra
melodie cantabili e strettoie espressive meno immediate. Tra i ringraziamenti troviamo
quello che il leader fa a sé stesso, dal momento che «[…] ognuno di noi debba
prima di tutto credere nelle proprie capacità e idee».
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