C’è la voce di Fatjeta Barbullushi al centro delle trame espressive dell’album che la cantante firma insieme al quartetto capitanato dal pianista Gjon Guralumi. “Lule borë” è un progetto che è stato messo a punto in quasi due anni di lavoro, e nel quale troviamo dieci canzoni provenienti dal songbook tradizionale albanese, riviste e arrangiate in chiave jazz. Si tratta dunque di un omaggio a un repertorio poco conosciuto dal grande pubblico, che Guralumi propone servendosi della ritmica composta dal bassista Tiziano Tomasetti e da Colin Gauthier alla batteria, e utilizzando il clarinetto di Damian Converst come “voce” alternativa a quella di Fatjeta. Le melodie dei brani sono cantabili, e la scaletta alterna passaggi rigorosi e misurati ad altri dove affiora dello swing, in un contesto d’insieme dai peculiari tratti somatici.
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