Quello composto da Michel Godard e Ihab Radwan è un duo che trova il suo significato estetico negli abbinamenti timbrici, prodotti attraverso l’utilizzo di strumenti tra loro distanti come l’oud, il serpentone, la tuba e il basso elettrico. Il loro “Doux Dèsirs” si compone di dodici tracce, ognuna delle quali porta al proprio interno sia un profondo scavo espressivo, sia una costruzione formale esile, ma robusta, basata sul reciproco ascolto e sul rimando d’idee. Le atmosfere sono ora pacate e introspettive, come nell’iniziale Su l’onda d’amore, una traccia dal fitto dialogo tra oud e serpentone, poi più elettriche e tese, per un insieme dove l’elastico temporale tra tradizione – in particolar modo riferita alle sonorità arabe - e modernità si dilata e si restringe di continuo. In Malato d’amore possiamo apprezzare la melodia prodotta dalla voce di Radwan.
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