Continuano le pubblicazioni degli album in trio di Franco D’Andrea per la Parco della Musica Records, con questo secondo volume, che dà seguito al primo inciso con DJ Rocca e Andrea Ayassot, dove troviamo al fianco del pianista Aldo Mella al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. Si tratta di musicisti abituati a suonare con D’Andrea in altri contesti, e che anche nella classica formazione del piano trio riescono a instaurare un rapporto simbiotico, sia espressivo sia formale, che li porta a suonare una musica multiforme e dal difficile collocamento stilistico. Questo perché nei meccanismi celebrali di D’Andrea scorrono diverse correnti, all’occorrenza contrastanti, che abbracciano cento anni di jazz, nell’accezione più larga possibile del termine. C’è Monk, esplicito nel brano d’apertura del primo CD T.M., implicito in tante situazioni angolari, aspre, irregolari; c’è il jazz delle origini, nei tratti melodici dei temi, nella cantabilità di certi passaggi; ci sono le ballad; c’è l’avanguardia, intesa come territorio libero, privo di riferimenti prevedibili. Le nostre orecchio sono attraversate da due CD pieni di idee, colmi di spunti d’interesse, che ribadiscono la statura di un personaggio che dopo settantacinque primavere è lì a indagare significati e curiosare soluzioni inedite.
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