Pubblicato in triplo vinile, “Fog Monk” è il lavoro che vede il contrabbassista Dario Germani misurarsi, confrontarsi e aderire, con un ampio spaccato del repertorio di Theolonius Monk, da celebri standard a brani meno frequentati come Oska T. Quello presentato è un insieme di brevi momenti, a volte di durata inferiore al minuto, essenziali e perfettamente centrati verso un’estetica dove il superfluo non ha ragione di esistere. Il musicista è solo, e l’acustica dell’Accademia Americana di Roma, dove l’album è stato registrato nel 2015, esalta armonici, fruscii, percussioni e lievi sfioramenti che fanno sembrare il contrabbasso come una fonte di piccoli, ma determinanti, micro suoni. La musica di Monk ne esce distillata, inquadrata in un perenne primo piano e senza fraintendimenti, e l’insieme si dipana fino a riempire l’orizzonte d’ascolto. Il terzo disco porta in serbo la sorpresa dell’intervento vocale, in alcuni passaggi, di Valeria Restaino, che si fa protagonista discreta, con eleganza e misura dinamica, tra le corde di Germani, a sua volta agile nel prodursi come riferimento ritmico.
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