giovedì 7 agosto 2014

John Coltrane: “Offering: Live At Temple University”

La Resonance Records annuncia la pubblicazione integrale del concerto

Disponibile dal 23 settembre, giorno in cui il sassofonista di Hamlet avrebbe compiuto ottantotto anni, “Offering: Live At Temple University” testimonia il concerto tenuto l’11 novembre 1966 alla Mitten Hall della Temple University di Philadelphia, per la prima volta edito in versione integrale

È l’11 novembre del 1966 quando John Coltrane sale sul palco allestito nella Mitten Hall della Temple University di Philadelphia, nove mesi prima che la sua morte prematura lo relegasse per sempre nella leggenda del jazz. Insieme a lui, che in questa occasione si esprime anche attraverso la voce, ci sono Pharoah Sanders al tenore e al flauto, Alice Coltrane al pianoforte, Sonny Johnson al contrabbasso e Rashied Ali alla batteria, oltre ai musicisti aggiunti: i sassofonisti Steve Knoblauch e Arnold Joyner e i percussionisti Umar Ali, Algie DeWitt e Robert Kenyatta. Il concerto, finora disponibile in versione parziale su alcuni bootleg e in scarsa qualità sonora, sarà sul mercato a partire dal 23 settembre in edizione integrale tramite l’etichetta Resonance Records, con licenza Impulse!, la label che ha testimoniato la discografia di Coltrane dal 1961 fino alla sua scomparsa. È prevista la pubblicazione sia di un doppio CD, in confezione digi-pack, contenente un libretto di ventiquattro pagine con le note scritte dal giornalista e storico Ashley Kahn, tra l’altro autore del libro A Love Supreme: The Story Of John Coltrane’s Signature Album, sia di un doppio vinile da 180 grammi, in edizione limitata da quattromila copie, con delle cartoline da collezione con foto rare di Frank Kofsky. Il concerto è stato rimasterizzato da Bernie Grundman a 96kHz/24 bit, direttamente dalle bobine master originali della Radio WRTI-FM, ritrovate grazie all’impegno dello studioso di Coltrane Yasuhiro Fujioka. Si tratta di un’edizione di straordinaria importanza storica, per i fan di Coltrane e per gli audiofili in genere, nella quale troviamo una scaletta con cinque brani leggendari entrati a far parte della storia intera del jazz, come Naima, Crescent, Leo, Offering e My Favorite Things in una versione di oltre venti minuti. Ravi Coltrane, figlio di John e Alice, è stato di fondamentale supporto per assemblare il materiale di questa uscita discografica, e riguardo il concerto ha dichiarato che: «La registrazione della Temple University ci dice che l’arte di John non si esauriva con l’utilizzo del sassofono, ma questo era solo uno strumento per tenere in mano l’espressività, che continuava attraverso la voce e viceversa. La versione di Leo è poi di una tale intensità ed energia che ben riflette il momento che stava attraversando». Coltrane è catturato in forma esemplare, assorto nella sua devozione per la filosofia orientale e intento a sviluppare il linguaggio che aveva assimilato durante la sua ultima fase artistica, smentendo di fatto le voci che lo volevano in declino per via della malattia alla quale si sarebbe arreso il 17 luglio 1967. Lo stesso Kahn descrive il concerto come: «La strada da seguire per generazioni di musicisti a venire». Inoltre, gli altri musicisti sul palco si muovono con straordinaria intensità, per una performance emblematica del cruciale momento storico vissuto da Coltrane, intriso si sperimentazione, spiritualità e passione. Una parte delle vendite andrà alla John Coltrane Home (www.thecoltranehome.org), un’associazione che preserva l’ex abitazione di Coltrane in Dix Hills, New York.

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