mercoledì 8 febbraio 2012

Michi Dei Rossi (Le Orme): intervista

Quattro parole con il leader de Le Orme, a pochi giorni dal tour che li vedrà impegnati sul palco insieme al Banco del Mutuo Soccorso.
Siete i compagni di viaggio di un tour storico: sensazioni? È una situazione meravigliosa. Abbiamo già fatto dei concerti, e c’è la sensazione che sia un grande evento, non solo perché due colossi del prog italiano sono in tou insieme, ma è un grande evento perché la c’è grande disponibilità e una fusione tra amici. Siamo riusciti a creare sul palco un miracolo, perché dodici musicisti che suonano insieme credo che non esista in un altro posto al Mondo. Siamo riusciti a creare la magia che c’era anche negli anni Settanta, e questo per volontà e per l’umiltà di entrambi i gruppi. C’è la voglia di unire le forze per fare un grande spettacolo, una cosa bella. Sono onorato di partecipare a questa cosa, e quando me l’hanno detto sono saltato dalla gioia, è una grande cosa.

Qual è la difficoltà nello stare sul palco insieme? Non ho trovato grandi difficoltà, perhè ognuno di noi si è messo al servizio della musica e questa è una cosa miracolosa, riusciamo a suonare con grande unità d’intenti. Certo all’inizio qualche difficoltà c’è stata per preparare i brani, ma a forza di provare abbiamo trovato il giusto equilibrio, e questo quando poi si va sul palco si sente e la risposta del pubblico è fantastica. Sono stati dei concerti magici, il pubblico ha risposto benissimo, abbiamo visto la gente esultare, e artisticamente è stata una cosa importante, peccato che non si sia fatta negli anni Settanta quando c’erano più band coinvolte, ma fortunatamente l’abbiamo rcuperata. Alla fine

Negli anni Settanta c’era rivalità tra di voi? Ci sono state delle cose dette in radio e sui giornali, credo però che noi eravamo tutti cugini, erano i media a volere questa cosa e a cercare degli scoop. I giornali dicevano della rivalità, ma non abbiamo mai fatto niente di spiacevole, era una cosa montata alla perfezione e ancora oggi se ne parla.

Questa esperienza cosa può rappresentare nel vostro cammino? Quando ci sono delle collaborazioni del genere c’è sempre da imparare, qualcosa porti sempre a casa. Credo che l’esperienza con il Banco ci frutterà amicizia, che al giorno d’oggi è una cosa molto importante, e cose positive fatte di sentimenti veri.

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