Il quartetto Sertango presenta un disco d’esordio di otto brani, tra originali e rivisitazioni, che esplorano il territorio di confine tra jazz e tango. Il progetto prende spunto dalla figura di Astor Piazzolla, del quale sono rilette tre celebri pagine, come Libertango, e piega le forme espressive verso una propria originalità in particolar modo grazie all’utilizzo dell’organo Hammond, suonato da Virginio Aiello. I primi piani sono spesso a favore del bandoneon di Ivano Biscardi, il quale trova un punto di dialogo con il chitarrista Bruno Aloise, mentre sullo sfondo ritmico è la batteria di Corrado Aloise a emergere soprattutto nei brani dal carattere più movimentato. Gli originali si amalgamano con le riletture, per un insieme che si lascia ampiamente apprezzare, per discrezione, misura e amore verso il repertorio proposto.
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