Mike Thies (batteria, tastiere) e Topu Lyo (violoncello, elettronica) continuano a operare insieme nell’area di Brooklyn dove hanno realizzato l’album autoprodotto “Doyers”. Si tratta di una scaletta di diciassette tracce, amalgamate con sagacia e nelle quali riversano le loro diverse attitudini stilistiche, con particolare riferiemento all’unione di elementi elettroacustici, già messe in mostra nelle precedenti prove in studio. Il blend dei Live Footage prevede alcuni passaggi dance oriented, dub seminato a piene mani, tappeti strumentali di derivazione post rock, e un approccio improvvisativo prossimo al jazz in senso lato. La somma di questi fattori dà vita a una musica che si sviluppa senza nessuna fretta performativa, e che caratteriza idee capaci di confluire una dentro l’altra in un continuo divenire. Questo lavoro è da osservare nel suo insieme più che sulla valenza del singolo brano, dal momento che i ragazzi intendono la loro musica come sottolineatura, o sottofondo, ad altre esperienze artistiche, tralasciando l’eventuale colpo da classifica. L’elemento cinematico è dominante in un lavoro dove le melodie si distendono senza opposizioni su sfondi ritmici pensati per essere applicati in diversi contesti d’ascolto.
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