domenica 17 giugno 2012

Joan & The Sailors: Mermaid

“Mermaid” è un disco dove confluiscono diversi filoni espressivi: c’è del retrogusto folk, c’è una netta sensazione di malinconia cantautorale, c’è anche del post rock spinto al giusto livello di introspezione. In “Mermaid” c’è la voce di Joan – profonda, sensuale e un pizzico bjorkiana – che si prende quasi tutti i primi piani, relegando i suoi Sailors a tessere fitte tele melodiche, fatte di violoncello, ritmica robusta e chitarre timbricamente gentili. Dodici brani che nel loro insieme compongono un quadro sonoro importante, dove non trovano spazio né i silenzi – anche se l’incedere è spesso compassato, riflessivo – né gli spiragli di luce, anche perché Joan concede poco e niente al registro alto, ed è restia nel liberare in cielo melodie che tiene strette al petto, come gioielli preziosi, dei quali non ci si può disfare con troppa semplicità. Brani che portano nel loro destino una coerenza certa, fino alla “traccia fantasma”, che chiude il cerchio in splendida dissolvenza. Un’ora di musica incredibilmente buia, magnificamente impenetrabile.

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