lunedì 12 dicembre 2011

Malazeta: “Burattinai”


Progetto interessante quello dei Malzeta. La band, nata nel 2005 dopo lo scioglimento del gruppo Sognoplastico, ha già all’attivo un album basato sui testi di Primo Levi, e con “Burattinai” ribadisce con decisione il proprio discorso artistico. Un modo di esprimersi che esula dalle maniere semplicistiche, e che trova la giusta ispirazione dal libro “Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale”, di Marcello Pamio, per dar vita ai dieci brani in programma. Passaggi fortemente caratterizzati dalla voce di Michele Segala, che non canta ma legge i testi amari, diretti e senza giri di parole che delineano uno stile asciutto, reso piacevolmente indigesto dalla chitarra affilata di Marco Trevisan. “Burattinai” punta il dito verso quella parte di società arrivista e schiava di se stessa, delle proprie abitudini e delle proprie apparenze, per lanciare un messaggio di speranza, che a tratti somiglia a un grido, teso a ottenere un futuro migliore, che non può eludere una presa di coscienza e una voglia di creare qualcosa di concreto senza scorciatoie. Siamo nell’ambito di quel songwriting spigoloso che nulla concede agli abbellimenti e alle soluzioni di comodo, cosicchè l’album necessita di qualche ascolto in più per essere compreso nelle intenzioni e, in caso, apprezzato in pieno. Ce ne fossero.

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