Attraverso una nota stampa è lo stesso Rosario Di Rosa a spiegarci le motivazioni e le intenzioni del suo lavoro in solo “Composition And Reactions”: «Sono partito da un’unica composizione senza parti improvvisate, composta seguendo predeterminate caratteristiche: doveva essere volutamente “disomogenea”, ovvero contenere diversi spunti tematici o armonici anche distanti tra loro e non doveva essere connotata da un ritmo unitario. Da qui ho estrapolato otto frammenti in seguito approfonditi con approcci improvvisativi diversi, creando quelle tracce chiamate Reactions. Ciascuna segue una direzione ben precisa, ora legata a un approccio intervallare o al rapporto densità/spazi, ora connotata da un uso dell’elettronica quale il sampling o il tuning. Questo progetto rappresenta dunque il mio personale tentativo di reinterpretare in una maniera differente la classica formula del suonare in solitudine». Ne è derivato un lavoro dalla forte connotazione sperimentale, nel quale Di Rosa utilizza oltre al pianoforte anche tastiere e inserti elettronici di varia natura. Durante l’ascolto si aprono scenari melodici cantabili, altri angolari, situazioni cameristiche, momenti dalla notazione esile, al limite del silenzio, che trovano soluzione in passaggi carichi di “colore timbrico”. Di Rosa scrive una pagina importante del proprio cammino artistico, scavando un profondo solco di espressività grazie a un approccio totale allo strumento e senza porsi limiti eventuali.
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