Giovanni Falzone non è nuovo a indagini riguardo repertori di celebri artisti, come già accaduto in passato con Charlie Parker, Jimi Hendrix e Ornette Coleman, e in questo nuovo episodio discografico, realizzato insieme alla Contemporary Orchestra che include nove elementi, la sua attenzione è rivolta ai Led Zeppelin. Il suo approccio è, anche in questo caso, teso alla reinvenzione del materiale dato, per una sorta di personale significazione di un contesto artistico che attraverso i suoi arrangiamenti vive di nuove prospettive. La suite è divisa in quattro quadri, ognuno incentrato e ispirato ai primi quattro album dei Led Zeppelin, tra loro concatenati in un unico insieme sonoro che non risulta mai imitativo né filologico, ma riflette la personalità creativa di Falzone, il quale, nell’insieme, riesce a rendere una decisa mutevolezza timbrica e melodica. Il tratti caratteriali dei Led Zeppelin rimangono costantemente in filigrana, ed emergono in maniera netta solo nelle esposizioni tematiche che tirano in ballo celebri riff, come nel caso di Whole Lotta Love.
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