Vijay Iyer (pf); Stephan Crump (cb); Marcus Gilmore (batt)
Starlings / Chorale / Dipych / Hood / Work / Taking Flight / Blood Count / Break Stuff / Mystery Woman / Geese / Countdown / Wrens
Il trio capitanato da Vijay Iyer, completato da Stephan Crump al contrabbasso e Marcus Gilmore alla batteria, si conferma tra le realtà più interessanti del panorama jazzistico internazionale, con un album edito da ECM che ne mette in evidenza con pienezza le risorse espressive e formali. “Break Stuff” contiene una vasta gamma di soluzioni e spunti d’interesse, che in alcuni casi si fondono in maniera naturale e logica, in altri si contrappongono in contrasti dal forte appeal. Il programma, registrato agli Avatar Studio di New York, presenta rifacimenti scelti da prestigiosi repertori, come Monk, Coltrane e Strayhorn, e una sequenza di tracce firmate da Iyer, alcune delle quali derivano da altri suoi progetti. Il trio esplora dinamiche e forme del gioco d’insieme, in un continuo rimando di situazioni che stimolano la forza creativa. Hood, dedicata al guru della techno Robert Hood, è giocata su ossessivi loop ritmici, l’iniziale Starlings propone suoni che si sedimentano con lentezza, fino a far affiorare forme sonore dalle melodie cantabili, mentre in Chorale le linee di condotta si fanno più frammentate e nella successiva Dipych emerge, soprattutto nel pianismo del leader, un carattere più nervoso e introverso. Nel booklet Iyer spiega i significati di questo lavoro, basato sulla frattura con le convenzioni, elemento necessario per esplorare nuovi territori.
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