Anouar Brahem (oud); François Couturier (pf); Klaus Gesing (cl b); Björn Meyer (b); Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Pietro Mianiti
Una foto di Nacer Talel posta in copertina, che immortala un drammatico momento di guerriglia a Tunisi nel gennaio 2011, introduce l’ascolto di “Souvenance”, l’album che Anouar Brahem dedica ai tumultuosi e tragici fatti della “primavera araba”. Un doppio CD dalle linee formali ed espressive complesse, dove ai movimenti del quartetto si aggiungono, in maniera misurata e mai troppo esposta, quelli dell’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Pietro Mianiti. Ne derivano atmosfere melanconiche, che il tipico suono dell’oud trascina in territori dagli orizzonti orientali, sempre segnate con tratto lieve da una melodia lineare e sommessamente cantabile. Ad amplificarle intervengono sia Klaus Gesing al clarinetto basso, sia, e soprattutto, François Couturier con il suo pianismo discreto, fatto di note essenziali e staccate che disegnano spirali ipnotiche. Brahem, in merito alla genesi di questo lavoro, ha dichiarato che: «Non ho avuto la pretesa che ci sia un legame diretto tra la mia musica e gli eventi che hanno sconvolto la mia terra, ma sono rimasto molto influenzato da ciò che è accaduto».
CD1: Improbable Day / Ashen Sky / Deliverance / Souvenance / Tunis At Dawn / Youssef’s Song – CD2: January / Like A Dream / On The Road / Kasserine / Nouvelle vague
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